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«Anche la natura ha i suoi diritti e vanno rispettati», NaturArchia si racconta al Festival della Meraviglia

Attraverso opere d'arte nate dall'incontro tra creatività e scienza, la mostra ideata nell'ambito del progetto SciArt della Commissione europea vuole portare in Europa un nuovo modo di relazionarsi con la natura e imparare a prendersene cura

NaturArchia, arte e scienza per imparare a rispettare il pianeta

Perché non siamo ancora stati capaci di fare qualcosa di serio per fermare il riscaldamento globale? Questa è la domanda che ha fatto nascere NaturArchia: la mostra organizzata nell’ambito del progetto SciArt del Joint research centre della Commissione europea. Una rassegna in cui arte e scienza si uniscono con un obiettivo: riconoscere alla natura dei diritti fondamentali (proprio come una persona).

Un progetto che supera i confini e che vuole portare in Europa la stessa consapevolezza sull’importanza di prendersi cura della natura, che in altre parti del mondo (soprattutto nell’emisfero australe) è molto più radicata. È il caso – ad esempio – della Nuova Zelanda, che nel 2017 è stato il primo Stato a riconoscere a un fiume gli stessi diritti di un essere umano.

NaturArchia è stata protagonista al Festival della Meraviglia a Laveno Mombello sabato 17 maggio. Scopri tutto il programma del festival

Arte, scienza e diritto per salvare il pianeta

Attraverso le sue opere, NaturArchia invita i suoi visitatori a rivedere il rapporto tra Uomo e natura, «perché altrimenti – sottolinea Adriaan Eeckels, coordinatore del progetto SciArt del Jrc – tutte le azioni messe in campo per risolvere il problema del riscaldamento climatico saranno destinate a fallire».

Ogni opera di NaturArchia è frutto di un lavoro corale: un dialogo tra artisti e scienziati, in cui la contaminazione tra idee, sensibilità e punti di vista differenti convergono in lavori capaci di stupire e aprire gli occhi degli spettatori su fenomeni reali.

I movimenti ipnotici delle correnti oceaniche, il gusto delle acque cariche di agenti inquinanti, il suono incessante della perdita di biodiversità. NaturArchy è un’esperienza sensoriale pensata per provocare e raccontare storie di vita. «Per noi è importante – spiega Caterina Benincasa, curatrice del progetto Art & science del Jrc – che ogni visitatori trovi almeno un’opera capace di colpirlo ed emozionarlo». Guarda le opere di NaturArchia 2024

NaturArchia, arte e scienza per imparare a rispettare il pianeta

Una mostra che celebra la natura, ma che allo stesso tempo suona come un campanello d’allarme. «Il modello di società che conosciamo è basato sullo sfruttamento e sulla violenza – sottolinea Eeckels -. Se non cambiamo rotta, la Terra sopravvivrà. A morire sarà la nostra speranza di continuare a vivere su questo pianeta».

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it
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Pubblicato il 17 Maggio 2025
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