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Il valore dei corsi di formazione sulla sicurezza

Sono ancora molti gli imprenditori che commettono lo sbaglio di pensare che il tempo dedicato ai corsi di formazione sulla sicurezza si traduca in ore inutili e semplicemente sottratte al tempo di lavoro necessario per la produttività

corso formazione

Sono purtroppo ancora molti gli imprenditori che commettono lo sbaglio di pensare che il tempo dedicato ai corsi di formazione sulla sicurezza si traduca in ore inutili e semplicemente sottratte al tempo di lavoro necessario per la produttività. Altri, invece, ritengono che un corso sicurezza sul lavoro non sia necessario per impieghi per così dire tranquilli, come quello di chi deve trascorrere diverse ore al giorno davanti al computer. Ma in entrambi i casi si tratta di un approccio erroneo, dal momento che i corsi di formazione dedicati alla sicurezza hanno un valore straordinario in qualunque posto di lavoro, essendo utili e al tempo stesso importanti. Proviamo a scoprire il perché.

Il tema della sicurezza

Quello della sicurezza è un tema che coinvolge tutte le mansioni. Per altro i corsi di formazione non solo sono obbligatori, ma soprattutto rappresentano un diritto che deve essere messo a disposizione di tutti. Un’azienda che non risulti in regola in tal senso e venga meno alla corretta erogazione di tale formazione priva i propri dipendenti di un diritto; ne possono scaturire rischi consistenti, sia per l’azienda in sé che per lo studio professionale a cui essa si è eventualmente rivolta.

Gli obblighi di legge

È davvero importante rispettare tutti gli obblighi di legge a proposito della formazione sulla sicurezza, sapendo quali sono le più recenti novità normative in materia. Non bisogna lasciarsi andare a preoccupazioni immotivate a proposito dei corsi di questa formazione. Tra l’altro vi sono delle opportunità di formazione a costo zero, e comunque in grado di garantire elevati standard di qualità, a disposizione degli studi professionali e, di conseguenza, delle aziende loro clienti. Fino al 2022 i corsi di formazione dedicati alla sicurezza erano obbligatori unicamente per i dipendenti: dallo scorso anno, invece, anche i datori di lavoro hanno l’obbligo di seguirli, in seguito all’introduzione del Decreto Fisco Lavoro, il D. Lgs. n. 146 del 2021.

Il Decreto Fisco Lavoro

In particolare l’articolo 13 del DL 146 del 2021 va a modificare il comma 7 dell’articolo 37 del DL 81 del 2008 evidenziando che una formazione specifica e adeguata deve essere garantita anche ai preposti, ai dirigenti e al datore di lavoro. Lo stesso dicasi per l’aggiornamento periodico. Per il momento non è ancora in vigore il nuovo Accordo unico attraverso il quale verranno definite le modalità relative alla formazione obbligatoria, insieme con i contenuti minimi e la durata.

Il coinvolgimento dei datori di lavoro

È davvero molto importante che sul tema della sicurezza vengano coinvolti anche i datori di lavoro: tutti, dunque, e non unicamente quelli che ricoprono il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Se anche i datori di lavoro sono chiamati a ricevere una formazione sulla sicurezza, la cultura della prevenzione può essere diffusa in modo più efficace e rapido. L’obiettivo è da un lato quello di offrire a tutti un ambiente di lavoro migliore, e dall’altro lato quello di prevenire il maggior numero possibile di infortuni.

Le conseguenze per chi non è in regola

Nel caso in cui un datore di lavoro decida di non far seguire ai propri dipendenti i corsi obbligatori sulla sicurezza, i rischi potenziali sono evidenti. Egli, infatti, può essere punito con un’ammenda di entità compresa tra i 1.474 euro e 21 centesimi e i 6.388 euro e 23 centesimi, o addirittura con l’arresto da un minimo di 2 a un massimo di 4 mesi. Ma ci sono anche altre sanzioni che potrebbero essere comminate. Infatti, un datore di lavoro che non indica gli addetti alla sicurezza aziendale può dover pagare un’ammenda compresa tra 3.071 euro e 27 centesimi e 7.862 euro e 44 centesimi, rischiando anche l’arresto da un minimo di 3 a un massimo di 6 mesi. Se, invece, a non essere nominati sono gli addetti alle emergenze, l’ammenda prevista va da un minimo di 921 euro e 38 centesimi a un massimo di 4.914 euro e 3 centesimi, con il rischio del carcere da 2 a 4 mesi.

Le conseguenze per i dipendenti

Ovviamente i dipendenti hanno l’obbligo di seguire le lezioni e, quindi, di ottenere le certificazioni imposte dalla legge. In caso contrario le sanzioni a cui possono andare incontro sono comprese tra i 50 e i 600 euro. Conviene, insomma, affidarsi a una realtà specializzata nell’erogazione di corsi di formazione, come per esempio Progetto81: tutte le info si possono trovare su http://www.progetto81.it. Al di là delle sanzioni pecuniarie e delle conseguenze penali, non consentire ai lavoratori di frequentare i corsi sulla sicurezza vuol dire mettere a rischio la loro incolumità, come pure lo svolgimento del lavoro da parte dell’azienda. Per la sicurezza aziendale, non esiste alleato migliore di una formazione sui rischi, che aiuta a prevenire una grande quantità di infortuni sul lavoro e imprevisti negativi.

Pubblicato il 22 Maggio 2023
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