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Le spese medie degli italiani nel 2023: le previsioni

L’anno nuovo è appena iniziato, ma già ci si cerca di farsi un’idea sommaria su quali possano essere le spese medie che gli italiani dovranno sostenere nel 2023

salvadanaio rotto

L’anno nuovo è appena iniziato, ma già ci si cerca di farsi un’idea sommaria su quali possano essere le spese medie che gli italiani dovranno sostenere nel 2023. Ovviamente, a fronte di qualche aumento inevitabile, esistono alcuni trucchetti utili che permettono di risparmiare, abbassando questa cifra, e che vedremo a breve.

I dati sul 2023

Partiamo da un dato che fa capire la preoccupazione che regna tra gli italiani per il 2023. Più di qualcuno pensa che, in caso di spesa improvvisa ma necessaria di un ammontare al di sopra degli 800 euro, non si sia in grado di sostenerla. Sul fronte consumistico, quindi, l’italiano cercherà di risparmiare su tutto ciò che viene considerato superfluo: dai viaggi alla nuova auto, fino ai momenti di convivialità con amici e parenti. Molta più attenzione, invece, verrà messa sulla spesa alimentare e sulla possibilità di cambiare elettrodomestici o ristrutturare l’appartamento per consentire un maggior risparmio energetico in casa. Del resto esistono incentivi appositi per poter provvedere a queste ultime due necessità. 

Per questo il 67% di un campione di 1000 italiani intervistati da un recente studio pensa di effettuare questo tipo di lavori nei prossimi 12 mesi. Nel carrello ci sarà meno carne, con più alimenti derivati da vegetali e frutta. Stop a ristoranti e fast food, per un’alimentazione più sana ed economica. Stando ai dati più recenti, quindi, il 32% degli italiani ipotizza di dover spendere maggiormente per cibo e bevande, mentre il 45% pensa che i veri rincari arriveranno dalle bollette energetiche. Il 35% vorrebbe comprare una nuova auto entro il 2023, ma tra ritardi nel reperimento delle materie prime e l’aumento dei costi generalizzati, solo il 10% metterà a bilancio questa spesa. 

Alcuni trucchi per risparmiare

Risparmiare, però, è possibile. Infatti, esistono alcuni piccoli ma oculati trucchi che consentono di arrivare agilmente al traguardo. Uno di questi è definito la regola delle 48 ore. Praticamente se si vede qualcosa che di impulso si è pronti a comprare, basta rinviare l’eventuale acquisto di un paio di giorni. In questo modo si avrà il tempo necessario a riflettere se davvero quell’oggetto sia utile da comprare o se non sia più utile mettere quei soldi da parte. 

Altra cosa che si potrebbe fare è quella di calcolare la spesa in ore di lavoro. Una sorta di proporzione che ci permette di avere ben chiaro quanto dobbiamo lavorare per poterci permettere un determinato acquisto. Inoltre, è sempre utile creare un piccolo fondo di emergenza, da rimpinguare magari con cifre minime giornaliere, così da avere alla fine del mese una cospicua somma da parte. 

Altra regola è quella del 50/30/20. Si tratta di percentuali in cui suddividere lo stipendio mensile: 50% per spese essenziali (mutuo, bollette o spesa), 30% per spese non necessarie (shopping, intrattenimento…), 20% da risparmiare o da usare per risanare debiti. Sul piano del cibo, invece, si può risparmiare sia portandosi da casa il pranzo a lavoro, sia andando a cena fuori una volta al mese. 

Per pagare meno l’energia, invece, può essere utile valutare un nuovo operatore che presenti un’offerta luce e gas vantaggiosa, essendo la voce di spesa che ha conosciuto il maggiore incremento percentuale con la crisi energetica. Dal punto di vista bancario, è sempre bene affidarsi solo agli sportelli della propria banca per prelevare denaro, evitando di pagare commissioni, e utilizzare l’home banking, così da non avere il sovrapprezzo della spedizione dell’estratto conto inviato per posta.

Pubblicato il 26 Gennaio 2023
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