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La vasectomia come metodo contraccettivo: ne parla l’andrologo Danilo Centrella

Il medico chirurgo, direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola spiega questa tecnica chirurgica che, pur non essendo irreversibile, può essere praticata in condizioni molto definite

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La pillola di salute affronta il tema della contraccezione. Il dottor Danilo Centrella, medico chirurgo, specialista in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa del Verbano Cusio Ossola, ci spiega cosa sia la vasectomia e quali caratteristiche richiede, partendo dall’uso storico, non sempre etico, della tecnica chirurgica

Contraccezione maschile perché è un termine molto molto dibattuto? Ha una storicità, ovviamente, e anche questa storicità rende la tecnica chirurgica di sterilizzazione volontaria maschile molto dibattuta in Italia, perché? perché la storia ci insegna che le vasectomie venivano fatte, in passato molto remoto, come una tecnica punitiva. Venivano fatte a chi aveva delle problematiche mentali, ai criminali. I primi grossi studi sono stati fatti proprio sulla sterilizzazione di persone che erano dei criminali, colpevoli di criminali sessuali. Poi purtroppo, nel periodo più nero della nostra storia, è stata praticata per la purificazione della razza. Come è stata fatta dai nazisti. Poi anche per il contenimento della popolazione come l’hanno fatta negli anni ’50 sia l’India sia la Cina. 

È  diventata una tecnica praticata, dagli inizi degli anni 70, negli Stati Uniti, in Canada, in Olanda in Danimarca e anche l’Italia, grazie a un decreto, che è stato un decreto molto importante dell’ Organizzazione Mondiale della sanità che ha detto che la vasectomia rientra nelle pratiche per il benessere, lo stato di salute che deve essere fisico, psicologico e familiare. Quindi, nella programmazione della propria familiarità e della propria autonomia di coppia, la sterilizzazione, la contraccezione sia maschile sia femminile, è una tecnica praticata. 

Come viene fatta? ovviamente, non può essere fatta a tutti. Deve essere fatta con un consenso informato, secondo un codice deontologico, in un paziente con un partner stabile con più di 35 anni con già una figlianza.  E si deve notare che è una tecnica molto semplice da fare, ma definitiva. È  vero che può essere reversibile, quindi si possono fare la ricanalizzazione dei dotti deferenti che sono i piccoli dotti che portano gli spermatozoi al concepimento, però è ovviamente è più complessa la ricanalizzazione.

Quindi una tecnica molto molto agevole è che può essere praticata nelle coppie che sono stabili che vogliono avere una propria vita può per impossibilità di utilizzare altre tecniche di contraccezione e soprattutto è una tecnica che nella coppia stabile può essere praticata attualmente in Italia con la totale legalità e la totale libertà.

Chi volesse maggiori informazioni può visitare il sito del dottor dottor Danilo Centrella, medico chirurgo, specializzato in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola www.danilocetrella.it.

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Pubblicato il 06 Maggio 2022
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