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Le analisi confermano: è stata meningite da pneumococco

A uccidere la giovane donna è stato un batterio non contagioso. L'assessore regionale invita a non creare allarmi : "I casi sono assolutamente nella norma". 50.000 le richieste di vaccinazioni

ospedale di luino

Meningite da pneumococco. Le analisi di questa mattina, venerdì 3 febbraio, confermano che la donna di 32 anni è morta all’ospedale di Luino per una forma di meningite non infettiva.

«Dalle indagini effettuate – ha dichiarato l’assessore al Welfare regionale Giulio Gallera –  è emerso che la paziente rientrava in quelle categorie che vengono definite ‘soggetti a rischio’ (anziani o pazienti con patologie gravi) e che ogni anno, non solo in questo periodo, fanno registrare circa 500 casi all’anno
per infezioni da pneumococco. Dico questo per ribadire ancora una volta che non ci troviamo in una situazione di emergenza e che non c’e’ in atto alcuna epidemia, piuttosto una maggiore attenzione mediatica a questi decessi».

Nel 2016, in Lombardia sono stati registrati 23 casi di meningite da meningococco e 81 da pneumococco.

Il vaccino antimeningite, nelle diverse composizioni virali, è caldamente raccomandato per determinate persone a rischio:  immunodeficienze congenite o primarie; immunodeficienze acquisite o secondarie (conseguenti a malnutrizione, neoplasie con metastasi e leucemie che coinvolgono il midollo osseo, trattamenti con radio-chemioterapia e farmaci ad azione immunosoppressiva, immunosoppressione per trapianto e malattie autoimmuni, asplenia anatomica o funzionale, infezioni a carico delle cellule del sistema immunitario come HIV/AIDS); perdite di liquido cerebrospinale, portatori di impianto cocleare; emoglobinopatie e talassemie”.

Da quando il servizio sanitario regionale ha avviato una campagna di informazione sulle vaccinazioni antimeningite, sono arrivate nei diversi centralini circa 2000 richieste al giorno e si è raggiunto la quota di oltre 50.000 prenotazioni : « Un risultato inatteso – ha commentato gallerà – che da un lato ci rende soddisfatti, ma da un altro ci impone di inviare, ancora una volta un messaggio chiaro alla cittadinanza, affinchè non continui a dilagare la psicosi meningite che sembra alla base della corsa al vaccino che sta saturando in qualche caso le agende degli ambulatori ad hoc messi a disposizione per l e vaccinazioni. Ribadiamo che non c’e’ alcuna emergenza, nessuna epidemia».

Pubblicato il 03 Febbraio 2017
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