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Baveno, investimenti per 2 milioni di euro nel riassetto idrogeologico

Baveno, investimenti per 2 milioni di euro nel riassetto idrogeologico

Saliranno a 2 milioni di euro a fine mandato, a Baveno si vota la prossima primavera, gli investimenti di riassetto idrogeologico effettuati nell’arco dei 5 anni di amministrazione Gnocchi. Lo precisano il sindaco, Maria Rosa Gnocchi, e l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Monti incontrando i giornalisti nella sala del consiglio comunale. “Nell’ambito dei progetti presentati dal Gal (Gruppo azione locale, ndr) –  precisa il sindaco – ci hanno finanziato 20 mila euro per la seconda via ferrata sul monte Camoscio, integrati da risorse nostre per 50 mila euro nel ripristino della via ferrata esistente seriamente danneggiata dal nubifragio del 12 agosto. Tra i sentieri da sistemare con 11 mila euro c’è anche quello d’accesso alla via ferrata che s’imbocca all’altezza del campeggio Tranquilla di Oltrefiume. Altri fondi sono arrivati dall’Unione comuni montani del Mottarone: 35 mila euro al rio Secco, 55 mila al rio P>esci, 40 a Roncaro, 100 mila per l’impianto di captazione delle acque che scendono a valle a monte del rio Secco per limitare gli effetti di eventi climatici particolarmente violenti. Siamo riusciti anche, grazie ad un contributo regionale a realizzare il progetto di messa in sicurezza del rio Selvaspessa predisposto dall’amministrazione Zoppi”.

“Parte, già a dicembre, con la sistemazione delle vie Libertà e Gramsci – aggiunge Monti – il piano asfalti da 440 mila euro. L’obiettivo è quello di incentivare gli automobilisti a dirigersi verso il parcheggio della stazione e scendere nella zona lago a piedi. In programma abbiamo 50 mila euro per l’efficentamento energetico della sede municipale con i 50 mila euro ottenuti nell’ambito del decreto crescita; 200 mila per il consolidamento del ponte sul Selvaspessa, 59 mila di contributo regionale; 50 mila per la tribuna del §Baveno Calcio, 650 mila per la manutenzione del verde. Per il parco di villa Fedora abbiamo presentato un progetto da 250 mila euro alla Fondazione comunitaria del Vco, 40 mila la nostra quota per la parte botanica, il resto per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tra i parchi da sistemare ci sono anche il parco giochi di Roncaro e il parco di villa Mussi”. 

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Pubblicato il 01 Dicembre 2019
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