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La Casa della Resistenza agita il consiglio comunale di Verbania

La Casa della Resistenza agita il consiglio comunale di Verbania

Anche sui 107 mila euro da destinare alla Casa della Resistenza per il progetto inserito nel bando delle periferie s’è accesa la disputa in consiglio comunale. Fin dall’inizio quando il capogruppo Pd, Marco Tartari, ha proposto l’emendamento sulla destinazione alla Provincia della somma. “Da dove nasce la scelta di affidare tutto alla Provincia?”, ha chiesto Roberto Campagna. “La Casa della Resistenza – così il sindaco, Silvia Marchionini – ha partecipato al bando con l’amministrazione comunale. Lo stabile è di proprietà della Provincia, per cui l’associazione ci ha chiesto di girare il contributo a quest’ultima che sarà l’ente committente”. “Era un progetto – ha confermato Riccardo Brezza, numero 2 dell’amministrazione Costa – che come Provincia stavamo portando avanti ma non avevamo le risorse sufficienti. Ci siamo incontrati con il comune com’è successo col movicentro”.  Contrario s’è detto Damiano Colombo (Fratelli d’Italia) “per due motivi: uno politico l’altro amministrativo. Politico perché 107 mila euro, a Fondotoce, potevano essere spesi in altro modo. Ad esempio per il campo del Fondotoce calcio. Amministrativo perché non è la prima volta che interveniamo a sanare delle insufficienze della Provincia. L’abbiamo già fatto finanziando le nuove aule del liceo. Non posso, infine, non rimarcare come anche in questa vicenda si misurino gli effetti devastanti della legge Delrio che, fallito il referendum, lascia le Province senza soldi.”, “E’ un progetto vecchio – ha osservato Giorgio Tigano (Fronte nazionale) –. Si tratta di eliminare delle infiltrazioni dalla parte della biblioteca”. Alcune osservazioni, da destra, sull’opportunità di finanziare la Casa della Resistenza (Sinistra unita per Verbania), non sono piaciute a Giordano Andrea Ferrari: “Sento dire Resistenza sì, Resistenza no. Sta per nascere il governo più a destra della storia della Repubblica. Voterò sì”. “Noi oggi – è intervenuto Michael Immovilli (club Forza Silvio) – siamo chiamati a votare non solo sulla Casa della Resistenza ma sull’intero bando delle periferie. Per questo non possiamo votare questa delibera”.  Patrich Rabaini ha eccepito sulla mancanza d’una scadenza nel protocollo d’intesa con la Provincia.  Alla fine, la proposta è passata con i voti di Pd, lista civica Forza Silvia, Ferrari, Renato Brignone (Sinistra & Ambiente), Paola Zanoia (Cittadini con voi). Contrari Bignardi, Colombo, Tigano, Sara Bignardi (Fronte nazionale), Mirella Cristina (Forza Italia). Astenuto, in polemica con il sindaco Silvia Marchionini che l’aveva accusato di dichiarazioni strumentali, Campana. Astenuto anche Rabaini.

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Pubblicato il 12 Maggio 2018
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