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Statale 34, Albertella: cos’altro dovrà accadere perchè lo Stato risponda alle nostre comunità?

Il sindaco di Cannobio torna a scrivere a Delrio e lancia un appello al governo che arriverà dopo il 4 marzo

Statale 34, Albertella: cos’altro dovrà accadere perchè lo Stato risponda alle nostre comunità? Il sindaco di Cannobio torna a scrivere a Delrio e lancia un appello al governo che arriverà dopo il 4 marzo

CANNOBIO – Nell'aprile 2017, a nemmeno un mese dalla frana sulla SS34 che uccise il motociclista svizzero Roberto Rigamonti, il primo incontro a Torino col ministro Graziano Delrio per concordare un piano per la messa in sicurezza della statale internazionale dalla zona del confine a Verbania. Ai Comuni viene assegnato il compito di redigere il piano degli interventi necessari da sottoporre alla Regione che dovrà poi passarlo al ministero; si corre, il piano dettagliato è pronto in un paio di mesi, dapprima si spera nell'estate, poi nell'autunno per firmare l'accordo di programma tra le varie parti in causa (Anas, ministero, Regione, Comuni) senza il quale non si potrà dare il via alle procedure di canterizzazione. Passa il tempo, il sindaco di Cannobio, Giandomenico Albertella, in quanto capofila dei comuni interessati dal passaggio della SS34, comincia a scrivere lettere di sollecito, ottiene rassicurazioni ma di concreto nulla, anzi, ad agosto scopre che la messa in sicurezza della Statale è esclusa dal contratto di programma tra il ministero delle Infrastrutture e l’ANAS per il quinquennio 2016-2020. Il caso diventa politico, viene interessata la Regione ed anche il deputato locale Enrico Borghi, si fanno pressioni su Roma, a fine anno si ottiene una soluzione-compromesso sostanzialmente accettabile: su un piano da 94.5 milioni di euro, se ne ottengono 45 di cui 25 dalla Regione attraverso un'anticipazione sui Fondi di coesione sociale. Con quei soldi si potranno realizzare due delle quattro gallerie paramassi previste dal progetto iniziale, e mettere in sicurezza i versanti nel punti più pericolosi (Cannobio, Cannero, Ghiffa). Sembra fatta, manca solo la firma dell'accordo di programma che stabilisce tempistiche e "attori". Albertella continua a scrivere lettere di sollecito, va anche a Roma, chiede che quelle promesse si traducano in atti ufficiali, senza i quali non si può cominciare. Intanto il Paese va verso le elezioni, e verso un nuovo governo, si teme che cambiando gli interlocutori il cammino intrapreso possa essere vanificato. Nelle settimane scorse il sindaco di Cannobio scrive un'ultima lettera a Delrio, volendo c'è ancora tempo per firmare l'accordo, ma non ottiene risposta. Ormai alle elezioni manca davvero poco, il tempo è scaduto. Albertella torna a scrivere al ministro, una lettera che è anche un invito a chi arriverà a non lasciar cadere la "questione SS34".
La lettera: 
«Ho aspettato e sperato fino all’ultimo che il Ministro mantenesse quanto proposto e promesso alle nostre comunità lo scorso  mese di aprile di sottoscrivere entro il giugno 2017 , l’accordo di programma per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza del transito lungo la SS  34 per un importo complessivo di 94,5 milioni di euro, ribadito a più riprese nei mesi successivi, ma purtroppo devo constatare che la sua,  è rimasta,  una semplice promessa non mantenuta.  I Comuni interessati hanno fatto tutto quanto era ed è nelle loro possibilità e nella loro disponibilità di risorse umane ed economiche per contribuire alla predisposizione degli atti tecnici  ed economico-finanziari, mantenendo anche l’impegno di stanziare nei propri bilanci 2018 una quota del ristorno tasse dei frontalieri.

E’ passato quasi un anno dal 18 marzo 2017 e, oltre 3 anni dalla frana di Cannero (novembre 2014)  e nessuno ancor oggi, in assenza di atti ufficiali,  è in grado di indicare , non dico una data, ma almeno il periodo di apertura del primo cantiere per la realizzazione della messa in sicurezza del transito lungo la SS 34.

Mi chiedo cosa altro deve ancora succedere e quali conseguenze dovranno ancora subire le nostre comunità  per ottenere dallo Stato quegli interventi definitivi e risolutivi tali da garantire il diritto a lavoratori, studenti, operatori economici , turisti e utenti vari, di percorrere la strada in sicurezza ?  

A coloro che rappresenteranno questo territorio nel nuovo Parlamento, al nuovo Governo ed al nuovo Ministro  chiedo da subito un forte impegno per passare dalle promesse, dai comunicati stampa ai fatti».

di
Pubblicato il 01 Marzo 2018
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