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Il negozio del gratuito a Villa Olimpia: circa 4mila oggetti registrati nei primi mesi d’apertura

Il negozio del gratuito a Villa Olimpia: circa 4mila oggetti registrati nei primi mesi d’apertura

Aperto dallo scorso mese di giugno a Villa Olimpia, su iniziativa dell'ufficio Politiche Sociali del Comune, il free shop Wabi Sabi, il negozio dove tutto è gratuito, registra numeri interessanti.

«Il free shop sta consolidando e radicando la sua identità e azione sul territorio, agendo come un vero e proprio collettore di domanda e offerta di diversi oggetti e articoli, personali e per la casasi legge nel report di questi primi mesi di attività – . Negli ultimi mesi dello scorso anno, ad esempio, si è assistito ad un grande intensificarsi delle registrazioni di oggetti, in ragione di cospicue donazioni di privati, che hanno permesso un notevole sostegno pratico a diversi utenti in carico al settore Politiche Sociali, nell’ambito delle assegnazioni delle case popolari, al fine di contribuire gratuitamente all’allestimento e all’arredo.

Per quanto riguarda l’aspetto comunicativo, la pagina facebook ufficiale del free shop (https://www.facebook.com/wabisabiVB/), sebbene non promossa da inserzioni e/o pubblicità a pagamento, fornisce dati utili sulla composizione del pubblico più interessato e attento all’iniziativa. Interessante notare la composizione demografica del pubblico, formata per più di due terzi da donne, sopratutto nella fascia d’età 45-54 e 35-44.
Specularmente indicativo anche il dato generazionale degli uomini, che, al contrario, sono più interessati e partecipi dell’attività del free shop nella fascia d’età 18-24, probabilmente in un’ottica più culturale e di condivisione degli ideali che sottendono l’iniziativa: Tali considerazioni statistiche sono avvalorate dall’analisi dell’attività precipua del free shop, cioè il ritiro e la riconsegna di oggetti. Ad oggi sono stati registrati nell’apposito programma gestionale un totale di 3931 articoli, di cui ben 870 nei primi due mesi del 2018.
Il contributo della voce “abbigliamento e vestiario” rimane percentualmente assai notevole. Ciò consente di conferire le eccedenze a diverse associazioni di assistenza, quali CAV (Centro Aiuto alla Vita) e Caritas cittadine, che possono agevolmente redistribuirle al loro bacino di riferimento: dei 3931 oggetti registrati, 1831 sono stati richiesti e riconsegnati ai visitatori del free shop, segnando un tasso di conversione fra “entrate e uscite” pari al 46%, con un notevole incremento, rispetto al report precedente.
Da ricordare anche il considerevole contributo, sebbene non direttamente quantificabile, dell’attività di intermediazione del free shop Wabi Sabi, che consiste sostanzialmente nel ricevere le segnalazioni di privati che intendono conferire gratuitamente singoli mobili o interi arredamenti, dandone comunicazione e mettendo quindi direttamente in contatto domanda e offerta.
Questo terzo report periodico sottolinea il trend positivo dell’iniziativa, che, al netto di un impegno economico dell’ente assai limitato, sta consentendo di addivenire a risultati significativi, sotto il punto di vista della coesione e condivisione sociale, che fanno del free shop Wabi Sabi un partner ideale a complemento dell’Emporio Solidale “Legami di Valori”, di prossima attivazione a Intra, negli spazi dell’ex circolo socialista.
La sinergia fra le due iniziative consentirebbe di creare una rete in grado di intervenire in modo massiccio sulla raccolta e sulla distribuzione degli aiuti alimentari e non, centralizzando e focalizzando quindi gli sforzi e l’interesse comunitario in un unico luogo, che si caratterizzerebbe come un vero e proprio hub cittadino della solidarietà e della condivisione, massimizzando al contempo la resa di qualsiasi iniziativa comunicativa, promozionale e gestionale, di concerto anche e sopratutto con le diverse Associazioni sociali attive sul territorio
».  

 

 

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Pubblicato il 22 Febbraio 2018
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