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“Green Lake” testerà la salute del Lago Maggiore. La Fondazione Comunitaria ha assegnato i fondi per i “bandi ambiente”

“Green Lake” testerà la salute del Lago Maggiore. La Fondazione Comunitaria ha assegnato i fondi per i “bandi ambiente”

BAVENO – Si chiama “Green Lake (Lago Verde) è il progetto, co finanziato dalla Fondazione comunitaria del Verbano Cusio Ossola, con 15 mila euro, sui 30.500 complessivi, presentato dal Coordinamento provinciale della Protezione civile. “Il prossimo anno, su indicazione di Arpa Piemonte” effettueremo 82 prelievi tra Cannobio ed Arona per testare lo stato di salute del Lago Maggiore”, ha spiegato il presidente, Stefano Barassi, nella sede della fondazione a Baveno.

Tra i progetti beneficiari dei contributi comunitari ammessi al bando in materia di ambiente c’è anche quello della cooperativa “Il Sogno” per il recupero dei vecchi sentieri e dei meleti storici attorno all’abitato di Orasso, in valle Cannobina. Progetto che ha ottenuto dalla fondazione 7 mila euro sui 14.327,60 complessivi. “Gli altri partner – è entrato nei dettagli Roberto Pozzetta (Il Sogno) – sono il comune di Cursolo Orasso e l’Unione dei comuni del Lago Maggiore”. Il progetto è in parte collegato a progetti didattici dell’istituto comprensivo di Cannobio, in parte mirto all’inserimento lavorativo di persone ammesse a tirocinio professionale indicate dal Consorzio intercomunale servizi sociali.

Tra i progetti selezionati, c’è anche quello del recupero del Monte Zuoli, presentato dalla Pro Senecture, con il supporto del comune di Omegna. <Ai tratta di sostituire il materiale ormai usurato dopo 30 anni – informa il presidente, Gianni Desanti – un po’ per la normale usura del tempo, un po’ per l’azione devastante dei vandali Nel progetto rientra anche la valorizzazione dei costoni rocciosi per chi vuole far pratica o allenarsi all’arrampicata”.

Il Gruppo Alpini di Ornavasso, infine, ha ottenuto 15 mila euro, su un budget complessivo di 25 mila, per recuperare le necropoli di San Bernardo e di Persona. “La prima – rivela il presidente, Massimo Fermo – come area sacra cristiana e precristiana. All’interno della chiesa, infatti, sono state ritrovate delle tombe risalenti all’epoca precristiana dello stesso tipo di quelle all’esterno. Una testimonianza di come siano stati conservati i luoghi di culto delle religioni preesistenti. La seconda come area polivalente, con un ‘ bosco incantato’ dei Leponti per farne un’area archeologica polivalente”. 

Abbiamo un solo rammarico – ha commentato il presidente della Fondazione, Maurizio De Paoli -, quello di non essere riusciti ad assegnare tutti i soldi a disposizione. Dai 5 progetti finanziati sono avanzati 3,478 euro”.

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Pubblicato il 18 Luglio 2017
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