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Rincaro delle concessioni demaniali, le preoccupazioni degli operatori

Gli operatori del comparto turistico chiedono quindi alle Istituzioni l’apertura di un tavolo di ascolto e confronto

La Spiaggia di Comabbio

Nell’ambito della riforma delle modalità di assegnazione delle concessioni demaniali, FAITA FEDERCAMPING, FEDERALBERGHI e ASSONAT esprimono forti preoccupazioni per la scarsa attenzione fin qui riservata al comparto turistico ed alla specificità che lo caratterizza. “Desta particolare preoccupazione – precisa l’associazione di categoria –  il recente provvedimento che stabilisce, per l’anno 2023, un incremento dei canoni del 25,15%. Tale aumento, notevolmente superiore al tasso di inflazione dei prezzi al dettaglio, impatterà profondamente nelle gestioni economico finanziare delle imprese, già colpite e destabilizzate da aumenti dei costi di gestione smisurati ed imprevedibili, quali quelli energetici e delle forniture di beni e servizi. Un’impresa turistica basa il suo equilibrio economico, finanziario ed occupazionale, su attente pianificazioni e programmazioni gestionali, spesso di carattere pluriennale, pertanto impatti economici improvvisi e destrutturanti ne minano la funzionalità e l’operatività, con conseguenti pesanti tagli nell’erogazione dei servizi e nell’impiego occupazionale, degrado della qualità dell’offerta ed aumento delle tariffe”.

“Tutto questo a discapito dei flussi turistici nazionali ed internazionali, che potrebbero dirigersi verso destinazioni più competitive. Inoltre, per le attività turistico ricettive, l’offerta e l’organizzazione dei servizi di balneazione è parte sostanziale ed integrante dell’attività aziendale, sia nell’erogazione dei servizi, che nella pianificazione degli investimenti, che nel computo dei relativi costi e ricavi. Va peraltro rimarcato che oltre a una elevata percentuale di imprese ricettive titolari di concessioni per l’arenile immediatamente prospiciente la struttura, alcune insistono, parzialmente o totalmente, su superfici oggetto di concessioni demaniali marittime per aree diverse rispetto a quelle dedicate alla balneazione. Gli operatori del comparto turistico chiedono quindi alle Istituzioni l’apertura di un tavolo di ascolto e confronto per una interlocuzione chiara e definitiva sull’applicazione della direttiva Bolkestein, che consenta di affrontare le prossime stagioni turistiche pianificando correttamente gli investimenti e senza ulteriori incertezze”.

Pubblicato il 13 Gennaio 2023
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