Il turismo è per l’Italia uno dei settori trainanti. Stando ai dati del 2019, nel nostro paese sono arrivati 436 milioni di persone in un anno, segnando un record di presenze, in costante crescita dal 2010. Il turismo, considerando anche tutto l’indotto, rappresenta il 13% del Pil, secondo il rapporto 2019 dell’Enit, l’Ente Nazionale Italia del Turismo.  Con la pandemia del 2020, questa crescita si è arrestata, con un crollo di presenze di oltre il 70% durante il lockdown e del 40% con la leggera ripresa del periodo estivo. A livello occupazionale, il settore turistico impiega oltre 4 milioni di persone, includendo sia chi lavora tutto l’anno sia gli stagionali. Accanto all’impiego nelle strutture ricettive, c’è anche il lavoro generato dall’indotto, come la gestione delle destinazioni culturali, l’organizzazione degli eventi di intrattenimento e le persone che lavorano in stazioni ed aeroporti e che assicurano gli spostamenti ai turisti.

Capiamo bene che si tratta di un bacino molto ampio e per lavorare nel turismo ci sono numerose possibilità. Le perdite causate dal Covid-19 non devono assolutamente scoraggiare chi ambisce a lavorare nel turismo, anzi bisogna essere fiduciosi nel futuro, perchè, quando l’emergenza sarà finita, l’Italia tornerà a essere meta ambita per i turisti di tutto il mondo. Per lavorare in ambito turistico, non c’è un percorso unico, anche perché gli studi e le competenze dipendono molto dalla professione che si desidera svolgere.

Fare carriera nel turismo

Per ricoprire ruoli importanti nel mondo del turismo è importante avere una preparazione universitaria nella gestione d’impresa e dell’economia. Ci sono inoltre diversi corsi di laurea che hanno già alla triennale dei curricula orientati al turismo. Si possono seguire sia negli atenei tradizionali sia seguendo i corsi a distanza grazie alle università on line riconosciute dal Miur, come Unicusano, così da poter vagliare anche la soluzione di conciliare lavoro e studio. Nell’ambito del turismo è infatti molto importante anche acquisire esperienza, conoscendo da subito come ci si muove nella gestione di un’attività ricettiva, e farlo in giovane età aiuta ad acquisire dimestichezza nelle relazioni con il pubblico e nella comprensione dei bisogni dei turisti. Una volta conseguita la laurea è necessario intraprendere un percorso pratico di acquisizione delle competenze, magari entrando nel team stagionale di qualche azienda di settore. Si consiglia di spostarsi in zone ad alta vocazione turistica, perché si ha modo di fare esperienza più ampia e di entrare in contatto con diverse situazioni.

Lavorare con il divertimento

Oltre ai ruoli dirigenziali, nel turismo sono tantissime le figure professionali che si occupano del divertimento e dello sport e che svolgono un lavoro sicuramente allettante e soddisfacente. Dagli animatori ai personal trainer, passando per i bar tender e gli chef stellati, un’ampia fetta del turismo è gestita da persone spigliate, creative e che amano il contatto con il pubblico. Uno dei vantaggi di questo lavoro è quello di poter iniziare a lavorare presto, magari intraprendendo delle scuole superiori specifiche, come l’alberghiero, che riescono a mettere in contatto i giovani con le agenzie che si occupano del lavoro stagionale. Si tratta dunque di un settore dinamico e pronto a regalare ai professionisti percorsi ricchi di esperienze umane bellissime.