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Vendemmia 2020, in Svizzera meno vino ma di qualità

Il buon aroma e l’elevato tenore di zucchero dell’uva fanno prospettare un’annata eccezionale

È tempo di vendemmia a Casciago

Una vendemmia più contenuta ma di qualità. In Svizzera, lo scorso anno i vitivinicoltori hanno ottenuto quasi 84 milioni di litri di vino. Il volume del raccolto è quindi risultato inferiore del 13 per cento rispetto alla media decennale ed è il secondo più basso degli ultimi dieci anni.

Ciò è riconducibile a un crollo delle temperature durante la fioritura principale, all’estate calda e povera di precipitazioni e a una rigorosa limitazione dei quantitativi. Tuttavia, dato il buon aroma e l’elevato tenore di zucchero dell’uva si prospetta un’annata eccezionale.

Il raccolto 2020 si è attestato a un totale di 834 235 ettolitri risultando inferiore di 145 210 ettolitri a quello del 2019 (-14,8 %). In termini quantitativi, è quindi il secondo raccolto più scarso degli ultimi dieci anni, preceduto solo da quello del 2017, quando il gelo mise a dura prova l’uva. L’anno viticolo 2020, dopo un inverno caldo, è iniziato con una primavera dal clima ideale per la viticoltura tradottosi in uno sviluppo vigoroso della vite e in una fioritura che, in diversi luoghi, è iniziata molto presto, già a fine maggio e inizio giugno. La situazione è diventata problematica nella fase principale della fioritura a causa di condizioni meteorologiche freddo-umide che, a seconda del luogo e della varietà, hanno provocato una caduta insolitamente elevata di fiori e piccoli acini in fase di sviluppo. Ciò è stato all’origine, in particolare nella Svizzera orientale (Canton Grigioni), di massicce perdite di resa. Le temperature estive fino a settembre inoltrato hanno fatto maturare velocemente l’uva. L’estate calda e secca ha certamente influito positivamente sulla qualità dell’uva, ma ha anche comportato acini più piccoli e meno succosi.

Nel 2020 in molti luoghi la vendemmia è iniziata eccezionalmente presto, in alcune regione addirittura tre settimane in anticipo rispetto agli altri anni. Il rallentamento delle vendite in seguito alle misure adottate per far fronte alla pandemia da COVID-19, ha comportato una riduzione delle rese massime autorizzate. La superficie totale dei vigneti, rispetto all’anno precedente, resta praticamente invariata a 14 696 ettari (-8 ha; -0,05 %).

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Pubblicato il 29 Marzo 2021
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