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Dieci itinerari nel Varesotto: esplorazioni tra natura, storia e cultura

Dieci proposte che percorrono il nostro territorio in ogni direzione. Camminate facili ed altre che richiedono preparazione e attenzione

Va in giro tappa 13 Monte Orsa Monte Pravello

La provincia di Varese è un territorio molto vario: prealpi ricche di fauna, laghi incastonati fra boschi, testimonianze di fede e di storia. La redazione di Varesenews ha raccontato in numerosi articoli i “Sentieri del Varesotto”; da queste cronache nascono dieci itinerari che offrono una panoramica della provincia, adatti a camminatori diversi per preparazione e interessi. Ogni percorso è descritto con dati essenziali, suggerimenti e riferimenti storici tratti dagli articoli di Varesenews.

1. Via Verde Varesina: dal Sacro Monte di Varese a Villa della Porta Bozzolo

Da Sacro Monte a Villa della Porta Bozzolo

L’itinerario più noto della 3V – Via Verde Varesina collega il sito UNESCO del Sacro Monte di Varese alla dimora settecentesca di Villa della Porta Bozzolo di Casalzuigno. Il percorso, lungo circa 16 km con 650 m di dislivello positivo e 1000 m di discesa, parte dal borgo sacro, lambisce l’ex Grand Hotel Campo dei Fiori e il forte di Orino e prosegue nel verde fino al parco di Villa Bozzolo. La segnaletica della 3V è ancora in buono stato ma la lunghezza e il dislivello richiedono allenamento. È un percorso panoramico che, oltre a collegare due monumenti, permette di immergersi nella natura del Parco Regionale Campo dei Fiori.

2. Via Verde Varesina: da Induno Olona al Sacro Monte

Da Induno a Sacro Monte

Un’altra tappa della 3V parte dal centro di Induno Olona e risale verso il Sacro Monte. Dopo aver costeggiato lo storico birrificio Poretti, si sale ripidamente a Bregazzana e alla chiesa di San Sebastiano; la tappa prosegue verso Alpe Ravetta e Pian Valdés (718 m), con belle viste su Campo dei Fiori. Si scende al borgo di Rasa, dove il percorso incontra la Via Francisca e il Sentiero 10, quindi si sale lungo l’antica strada di Oronco fino alla prima cappella della via sacra, da dove la salita acciottolata delle quattordici cappelle conduce al santuario. In totale sono circa 11 km (3–4 ore) e, pur non essendo tecnicamente difficile, le pendenze richiedono passo sicuro.

3. Da Arcumeggia a Muceno lungo la 3V

3v da Arcumeggia a Muceno

Questo tratto della 3V parte dal borgo affrescato di Arcumeggia, noto per i murales degli anni Cin‑Quanta, e raggiunge Muceno sul Lago Maggiore. È un itinerario impegnativo: 21 km con circa 700 m di salita e 900 m di discesa. La salita iniziale porta al Monte San Martino (1087 m), dove un monumento e un piccolo cimitero ricordano una sanguinosa battaglia partigiana del novembre 1943 e un rifugio offre riparo agli escursionisti. Da qui si scende nella Val Alta, si attraversano tratti della Linea Cadorna e si giunge a San Michele, unico punto di ristoro lungo il percorso, prima della lunga discesa finale a Muceno. La tappa richiede buon allenamento e attenzione nei tratti ripidi.

4. Via Francisca del Lucomagno: da Lavena Ponte Tresa a Ganna

VA in giro tappa 17 Lavena Ponte Tresa Ganna

Sul versante nord‑occidentale della provincia, la Via Francisca del Lucomagno offre un percorso di circa 15 kmadatto anche alle famiglie. Dalla cittadina di Lavena Ponte Tresa, sulle rive del Ceresio, si seguono piste ciclo‑pedonali attraversando i paesi di Cadegliano e Marchirolo (dove spiccano i murales e la chiesa di San Martino). La tappa prosegue a Cugliate Fabiasco e Cunardo e raggiunge la forgiera di Ghirla e la oasi naturale del Lago di Ghirla, popolata da cigni e anatidi. L’ultimo tratto lungo pista ciclabile conduce alla Badia di San Gemolo a Ganna, meta finale di notevole interesse storico e spirituale. Il percorso è quasi tutto asfaltato o sterrato compatto, quindi accessibile anche a persone con ridotta mobilità.

5. Via Francisca del Lucomagno: da Ganna al Sacro Monte

VA in giro tappa 18 Ganna Sacro Monte di Varese

Da Ganna è possibile proseguire sulla Via Francisca fino al Sacro Monte. La prima parte attraversa il borgo di Brinzio e sale con il sentiero 5 (attenzione a non imboccare il sentiero 6) verso Rasa. Da Rasa si segue una carrareccia attraverso Oronco che porta alla prima cappella della via sacra; qui inizia la salita pavimentata lunga 2 km che passa quattordici cappelle barocche e culmina nel santuario di Santa Maria del Monte, inserito nel patrimonio UNESCO. L’intera tappa è di circa 15 km, con discreto dislivello, ma è immersa nel verde del Parco Campo dei Fiori e offre scorci sulla Valganna e sul lago di Varese.

6. Da Besano ai Monti Orsa e Pravello

Va in giro tappa 13 Monte Orsa Monte Pravello

Tra il Ceresio e la Val Cerresio un itinerario ad anello di circa 12 km porta da Besano ai Monti Orsa e Pravello. Il percorso presenta circa 700 m di dislivello e alterna boschi a creste panoramiche con viste sul lago di Lugano; lungo il tragitto si incontrano resti fossili e le fortificazioni della Linea Cadorna della Prima guerra mondiale. La salita è impegnativa ma la bellezza del panorama e l’interesse storico ripagano gli sforzi. L’articolo suggerisce di percorrere l’anello in senso orario per affrontare la salita più dolce all’andata e la discesa su sentiero nel ritorno.

7. Da Malnate a Mendrisio lungo la valle del Lanza e l’ex ferrovia Valmorea

Va in giro, tappa 12: le cave della Valmorea di Malnate

Questo itinerario di 15 km attraversa il Parco della Valle del Lanza e supera il confine italo‑svizzero. Dal centro di Malnate si scende verso il fiume, attraversando una zona protetta che conserva il Monumento Naturale delle Cave di Molera; pannelli didattici raccontano la storia dell’estrazione della pietra. Proseguendo lungo l’antica ferrovia Valmorea si raggiunge il Mulino del Trotto, si costeggia il torrente e si arriva alla dogana chiusa del Cancello Mussolini, testimonianza del 1928. Oltre la frontiera il sentiero continua tra vigneti e lungo il torrente Laveggio, conducendo alla stazione ferroviaria di Mendrisio, in Svizzera. È una camminata varia che unisce natura, archeologia industriale e storia contemporanea.

8. Anello dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Va in giro tappa 6 Eremo Santa Caterina

L’eremo affacciato sul Lago Maggiore è una delle mete più suggestive della provincia. L’itinerario proposto da Cerro di Laveno Mombello è un anello di circa 18 km (400 m di dislivello), facile ma lungo. Dopo aver raggiunto la chiesa di San Defendente, si scende lungo una strada secondaria che corre sopra la famosa balconata dell’eremo; una scalinata (biglietto d’ingresso 5 euro) permette di visitare l’antico monastero sospeso sulla parete rocciosa. Si prosegue nel bosco verso Arolo e Leggiuno, attraversando la torbiera di Mombello – sito di palafitte preistoriche – prima di tornare a Cerro. Il paese ospita il Museo Internazionale del Design Ceramico, ideale per completare la giornata.

9. Anello di San Quirico tra Ranco e Angera

Anello di San Quirico ad Angera e Ranco

Il sentiero VVL‑N1 propone un anello di 6,7 km (9 km con deviazione) tra le colline sopra il lago Maggiore. La partenza è alla chiesa di Uponne, dove si può parcheggiare. Il sentiero sale al Sass Quirico e alla chiesa di San Quirico (da cui si gode una vista privilegiata sul Verbano), poi scende verso il paese di Ranco attraversando boschi e vigneti (Ronchi. Una deviazione facoltativa porta alla Rocca di Angera, allungando il percorso di 3 km. Il tracciato, con 271 m di dislivello, non è adatto ai passeggini per via di alcuni tratti sterrati e pendenti.

10. Dal Panperduto a Tornavento nel Parco del Ticino

Penperduto Tornavento

Il tratto più occidentale della provincia offre un percorso di circa 14 km all’interno del Parco del Ticino, dal complesso idraulico del Panperduto a Tornavento. Si parte dal parcheggio sulla SS 336 vicino a Somma Lombardo e in pochi minuti si raggiunge la diga di Panperduto e il suo ostello. Il sentiero segue l’E1 lungo il fiume Ticino costeggiando i canali Villoresi e Industriale, tra boschi ricchi di avifauna; si incontrano strutture storiche come la centrale idroelettrica e il campo prove dell’ente acquedotti. Dopo Vizzola Ticino si cammina sul canale fino a Tornavento, dove una breve deviazione consente di esplorare via Gaggio, area naturalistica con reperti della Seconda guerra mondiale. L’intero percorso rientra nella Riserva della Biosfera UNESCO del Parco del Ticino.

Cammini diversi

Questi dieci itinerari, tratti dagli articoli della serie “Sentieri del Varesotto” di Varesenews, mostrano la ricchezza del territorio varesino: camminate impegnative come quelle sul Monte San Martino o sui Monti Orsa e Pravello convivono con percorsi accessibili lungo le ciclopedonali del Ticino e della Valganna. Dai villaggi affrescati alle rocche medievali, dalle torbiere preistoriche alle opere idrauliche moderne, ogni sentiero unisce paesaggio, storia e cultura. Invitiamo i lettori a percorrerli con attenzione, rispettando l’ambiente e informandosi sulle condizioni dei sentieri prima della partenza, per godere appieno delle meraviglie che la provincia di Varese offre.

Pubblicato il 15 Agosto 2025
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