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Almas in scena al Sociale, uno spettacolo contro il pregiudizio

L'appuntamento è per il 21 ottobre e vedrà in scena la compagnia del Teatro Blu. Lo spettacolo è la storia di uomini che combattono contro la schiavitù, il pregiudizio e l’ingiustizia

Dopo il successo di Jazz in Maggiore, il festival giunto quest’estate alla sua quinta edizione, l’Associazione Rinascenze propone un appuntamento autunnale di sicuro interesse nell’ambito di Musicaluino, con il sostegno del Comune e della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Il 21 ottobre al Teatro Sociale è in programma lo spettacolo ALMAS, con cui Teatro Blu, storica compagnia di Cadegliano Viconago attiva in tutta Italia, continua la sua ricerca intorno al tema dell’ integrazione, emigrazione e multiculturalità. ALMAS chiude una trilogia iniziata con TANGO DI PERIFERIA e proseguita con SHABBES GOY (in collaborazione con Moni Ovadia). Silvia Priori e Roberto Gerbolès, attori, registi e autori dei testi, hanno voluto raccontare in modi differenti le problematiche legate al tema del pregiudizio e dell’ intolleranza etnica e religiosa.

Altro comune denominatore dei tre spettacoli è la musica dal vivo che, con Francesca Galante e Ciro Radice (anche autore degli arrangiamenti) come presenze fisse e altri validi musicisti, va di pari passo con la storia sottolineando la narrazione o alternandosi ad essa. In ALMAS sarà possibile ascoltare brani che sono il risultato della contaminazione culturale tra gli schiavi africani, i loro discendenti e la popolazione locale composta da indios e da conquistadores europei, dallo choro, al forrò alla musica da capoeira (così come è musica “meticcia” il tango e il klezmer dei precedenti spettacoli).
ALMAS è la storia di uomini che combattono contro la schiavitù, il pregiudizio e l’ingiustizia alla ricerca di un luogo di libertà. Ripercorrendo la storia di personaggi realmente esistiti e le cui vite hanno lasciato una traccia indelebile, ci si inoltra in un tempo lontano in cui gli schiavi africani fuggivano dalle piantagioni di cacao brasiliane per trovare rifugio in luoghi remoti chiamati “quilombos”, difficilmente accessibili, nascosti nella profonda Amazzonia, per trovare nuova linfa vitale. La storia, oltre a voler ricordare l’orrore della schiavitù del passato, non manca di attualità se si pensa alle tante forme di discriminazione e sfruttamento, nei più diversi contesti, nei confronti di chi viene considerato “al gradino più basso” della scala sociale. Ed è anche un pretesto per raccontare la lotta che ognuno di noi affronta quotidianamente alla ricerca del senso profondo di libertà. Oggi più di ieri sentiamo la necessità di trovare quella terra promessa dove poter costruire un rifugio che ci parli di sogno e di libertà, una via per rinascere nel nostro intimo "quilombo". 

ALMAS vanta la collaborazione di César Brie, attore, regista e drammaturgo argentino, residente e in Italia dopo una vita artistica passata tra Europa e Sudamerica. Con il Teatro de Los Andes, fondato in Bolivia nel 1991, ha creato una serie di spettacoli che partono dalla storia o dai classici, ma calati profondamente nell’attualità, destinati a girare il mondo. Tra questi l’Iliade, quasi duecento repliche in due anni, ha fatto gridare al capolavoro. Nel 2010 César Brie si vede costretto a lasciare il Teatro de los Andes e la Bolivia a causa delle minacce di morte ricevute dopo aver diffuso il suo documentario “Tahuamanu" nel quale svela cosa è realmente accaduto l’11 settembre 2008 in Bolivia, data in cui i campesiños, che difendevano il diritto alla terra, sono stati massacrati e uccisi. Il teatro civile di César Brie fugge da qualsiasi tipo di retorica e di controinformazione, guarda alla storia con immensa poesia, sincerità, sommesso dolore ed ironia.

Ingresso: 10 € – gratuito fino ai 16 anni
Prevendita URP COMUNE DI LUINO

Pubblicato il 15 Ottobre 2013
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