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Maestro di sci e tennis per generazioni, Luino e le valli piangono Giulio Pilotto

Si è spento Giulio Pilotto, maestro di sci e tennis a Luino e nelle valli. Le tante persone che hanno imparato a sciare e giocare con lui ricordano i suoi aneddoti e la capacità di trasmettere la passione per lo sport

Giulio Pilotto necrologie

I ricordi che affiorano in chi lo ha conosciuto lo vedono col sorriso sul volto, impegnato a raccontare mille e più storie capaci di conquistare i suoi allievi. Si è spento Giulio Pilotto, storico maestro di sci e tennis del luinese e delle valli circostanti.

Una notizia che si è diffusa di casa in casa, da Luino fin su alla Forcora, fra tutti coloro che lo conoscevano e negli anni hanno imparato a sciare o a giocare a tennis con lui.

Aveva 87 anni, ma, come ricordano con un sorriso Tiziana Colombo e Raffaella Biancardi – che a Luino oltre trent’anni fa hanno preso in mano la racchetta con il maestro Pilotto – «Non amava mai svelare la sua età precisa, forse per sentirsi eternamente giovane». Un ricordo carico di nostalgia che si somma a tutti gli aneddoti che lo riguardano.

«Nella sua carriera ha vinto numerosi trofei che ci mostrava sempre con orgoglio: ci trasmetteva una passione genuina per lo sport, l’imperativo di “Non mollare mai”. Non è stato solo un maestro di tennis per noi – raccontano le due donne con emozione – ma è diventato un punto di riferimento importante per tutto il gruppo. Uscivamo alla sera, ci invitava a casa sua, festeggiammo perfino un Capodanno da lui e passò la serata ai fornelli, felice di cucinare per i suoi allievi. Non aveva parenti stretti e noi tutti siamo diventati un po’ come una famiglia per lui. Ci ha trasmesso tanto».

Un allenatore che spadella per i suoi allievi è una scena rara da raccontare e per questo è ancora più preziosa, tanto che in queste ore nel luinese la commozione è tanta.

In Veddasca, Ivan Vargiu sta battendo le piste da sci per l’apertura dell’impianto di domenica e la notizia della scomparsa di Giulio Pilotto lo sommerge di nostalgia.

«In Forcora abbiamo imparato tutti a sciare con lui: sapeva essere un insegnante capace, ma univa alla disciplina sportiva il racconto di cos’erano questi luoghi nel passato. Ci spiegava – ad esempio – come decenni prima le piste venissero battute solo con gli sci e come l’impianto fosse alimentato a benzina: grazie a queste storie, le giornate sugli sci finivano sempre con l’essere indimenticabili. Ci mancherà davvero».

Fu oltre trent’anni fa che Carla Banfi, mentre accompagnava la figlia Micaela a lezione, decise di iniziare anch’essa a sciare: l’incontro con Pilotto seppe regalare momenti ricchi di valore a entrambe. «Era davvero bravo a insegnare, ma soprattutto era una bella persona. Capace di arricchire i suoi allievi con il suo esempio».

Un esempio che tanti allievi continueranno a conservare nel cuore, ripensando al maestro Pilotto e al suo sorriso.

Pubblicato il 20 Gennaio 2024
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