Una giornata speciale sulla neve per Daniele Cassioli e i giovani di Real Eyes Sport
L'atleta paralimpico di Gallarate ha guidato altri ragazzi nelle sue condizioni a un camp tra sci e camminate in montagna organizzato da Nhoa
Quella dello scorso venerdì 15 dicembre è stata una giornata speciale per una gruppo di ragazzi di Real Eyes Sport, l’associazione fondata e condotta da Daniele Cassioli, il grande campione paralimpico di sci nautico che da anni si occupa di far praticare sport a bambini e giovani non vedenti.
Cassioli ha guidato una “spedizione” sulle nevi della Val Vigezzo dove è andato in scena un camp voluto e sostenuto dal Gruppo Nhoa, una grande azienda attiva nel settore dello stoccaggio di energia, che ha scelto l’atleta gallaratese com proprio ambasciatore dell’inclusività e che ha anche formato un nuovo Ski Team attivo tra Val Formazza e Val Vigezzo.
Oltre alla prova sulle piste da sci alpino, i ragazzi sono stati coinvolti da alcune guide esperte del territorio anche con una divertente “spartan race” e con una camminata di gruppo alla scoperta della montagna.
«Sono state tante le emozioni che ho avvertito in questa giornata – sottolinea Cassioli – Innanzitutto, occuparmi di inclusione in una grande organizzazione è per me fonte di orgoglio e una preziosa occasione per crescere e dare un senso ancora più ampio alla mia storia. Inoltre, trovare questa sensibilità all’interno di un Gruppo così giovane e già così prestigioso è super emozionante per me che iniziavo a sciare sull’acqua nel 1995 e gli atleti con disabilità non avevano nemmeno lo spogliatoio per cambiarsi. É stato bellissimo condividere questo tempo insieme, fatto di giovani adulti che non vedono ma hanno voglia di divertirsi e conoscere la montagna, affiancati da altri adulti che hanno piacere ad accompagnarci in questa giornata magica. Non è poi questo il vero senso dell’inclusione?».
Anche Carlalberto Guglielminotti, CEO di Nhoa, ha commentato con favore l’esperienza: «Una gioranta emozionante: Daniele ci ha ispirati a guardare oltre le convenzionali barriere aziendali tramite la sua passione per la diversità e l’inclusione, che ha risuonato con i nostri valori, portandoci a riconoscere l’importanza di creare spazi di lavoro e di svago accessibili e inclusivi per tutti. Vedere giovani adulti non vedenti interagire e divertirsi sulla montagna, accompagnati dai nostri collaboratori, ha reso tangibile il vero senso dell’inclusione».
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