Bocce raffa: Possaccio sbaraglia Boville
Atmosfera rovente sulle sponde del lago dinanzi a un pubblico numeroso. I romani tornano a casa sconfitti e sul fondo della classifica
La quarta giornata di campionato offriva alcuni scontri sulla carta molto equilibrati, fra questi spiccava quello di Possaccio, dove i padroni di casa ospitavano Boville, desolatamente all’ultimo posto in classifica, seppur condiviso, non confacente al suo blasone e al recente successo in Coppa Italia proprio sui campi piemontesi. È assodato che la compagine romana possieda oggi una struttura diversa rispetto alla vittoria del 4 dicembre, è altrettanto assodato che Possaccio non avesse alcuna intenzione di comportarsi da anfitrione verso chi le aveva sottratto in finale, con una prestazione di assoluto livello, il prestigioso trofeo, rimane la certezza che sabato 4 febbraio l’atmosfera sulle sponde del lago fosse rovente dinanzi a un pubblico quanto mai numeroso e vibrante.
La competizione, forse per l’anelante volontà di rivincita, inizia con il tradizionale freno tirato per i locali che si trovano subito in svantaggio su entrambi i campi, addirittura il capitano Signorini – udite, udite! – sbaglia due bocce in accosto e gli altri membri della terna non è che siano particolarmente ispirati, per cui lo svantaggio è persistente. Andreani si trova nelle medesime panie della terna, va sotto per 4-2, poi per 6-5, fino al solito capolavoro finale, dove riesce a piazzare tre bocce nel proverbiale fazzoletto e a conquistare il primo punto della partita.
Sull’altro campo continua l’andamento zoppicante, quindi scontato set perso e parità: 1-1. Pensate che nell’individuale Andreani possa smentirsi? Dopo il ricupero del primo set, anche nel secondo va sotto 3-0, risale fino al 4-3 e in quella che sarebbe stata l’ultima mano sfodera il prodigio. Raccontiamola: a un bel punto quasi all’ultima riga di Christian, Sartoriello oppone tre bocce di un soffio più lontane dal pallino – si parla di millimetri –, per cui il nostro scende a verificare da vicino la sistemazione delle bocce, poi rientra in piattaforma di tiro e dichiara di voler bocciare il pallino.
La percentuale di rischio è impressionante: ma come, si domanda la gente, il punto è suo e anche colpendo il dichiarato ci sono alte probabilità di perderlo trascinando sul fondo oltre al boccino anche una o più bocce dell’avversario. Ma cosa contraddistingue il genio? La capacità di vedere ciò che altri non vedono, l’intelligenza intuitiva, la percezione di saper arrivare dove altri non possono: qui il genio si manifesta. La boccia lascia la mano, scorre perfetta verso il bersaglio che deve colpire, lo raggiunge in modo perfetto e trascina con sé, verso il fondo, anche la boccia di Christian, solo quella, lasciando ammutoliti i verdi variegati simulacri di Francesco, mentre il pubblico esplode in un’ovazione da far impallidire lo stadio Meazza, allorché Inter o Milan realizzano una rete. Set vinto per 8-3 e punteggio sul 2-1 per Possaccio.
La terna però continua ad aggrovigliarsi, ancora in svantaggio, concede spazio ai giocatori che invocano a più riprese il silenzio degli spettatori, molto caldi e partecipi: le prime donne della lirica sono famose non solo per la loro arte, ma sovente anche per le loro esigenze, qui accade che le bocce siano giocate nell’assoluto silenzio, in un’atmosfera da competizione tennistica, abbastanza inusuale per codesto sport, il pubblico si zittisce e nelle ultime fasi di gioco si gode l’alternanza della passione con il clima asettico dell’assenza di rumori. Facciolo fa il fenomeno, Mereu non sbaglia praticamente mai una bocciata, Palma fa il regista, Boville pareggia 2-2 e tutto è rimandato alle coppie. Qui inizia un’altra storia.
Possaccio inserisce Turuani accanto ad Andreani e sono quasi due passeggiate, dall’altra parte Scicchitano/Signorini non vogliono essere da meno e, seppure con maggiore difficoltà si aggiudicano il loro punto, rimandando i romani a casa ancora relegati in fondo alla classifica. Si è ormai staccato un gruppo di cinque squadre, le due venete, le due lombarde e Possaccio: è troppo presto per emettere sentenze definitive, tuttavia il passo è spedito e gli scontri diretti potranno fornire spiragli di luce sulle sorti del campionato.
Si sono conclusi i campionati provinciali presso la Bottinelli/Vergiatese, lodevole per l’impegno organizzativo profuso. Una nota statistica: nella categoria C il malnatese Barp si è laureato campione provinciale in coppia e terna e, tanto per non farsi mancare nulla, è arrivato secondo nell’individuale.
PILLOLE DI BOCCE
2 febbraio – Bottinelli/Vergiatese – Campionati Provinciali – Serale – Finale – specialità individuale categoria C Di Francesco – Cuviese
3 febbraio – Bottinelli/Vergiatese – Campionati Provinciali – Serale – Finale – specialità individuale categoria B Ferrarese – Bottinelli/Vergiatese
4 febbraio – Campionato Italiano Serie A – 4a giornata Caccialanza (MI) – Flaminio (RM) 7-1 (62-35) TME 88 (LO) – Cofer Metal Marche (AN) 5-3 (54-46) Possaccio (VCO) – Boville (RM) 6-2 (51-32) Andreani (VCO) – Sartoriello (RM) 8-6 8-3 Mazzolini/Scicchitano/Signorini (VCO) – Benedetti/Di Vincenzo/Puliani (RM) 8-4 8-4 Scicchitano /Signorini (2° set Regazzoni) (VCO) – Facciolo/Palma (RM) 8-6 8-5 Andreani/Turuani (VCO) – Rosati/Sartoriello (RM) 8-2 8-1 Direttore tecnico Tosi (VCO) Classifica Giorgione3Villese (TV), Vigasio (VR) 10 – Caccialanza (MI), Possaccio (VCO), TME88 (LO) 9 – Mosciano (TE) 6 – Kennedy (NA) 4 – Flaminio (RM) 1 – Boville (RM), CoferMetal (AN) 0.
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