Torna “Matti per il Calcio”: lo sport è davvero per tutti
A Pescara è ripartito dopo la pandemia il torneo che vede in campo pazienti, operatori, medici e volontari dei dipartimenti di salute mentale. La finale il 7 ottobre
La rassegna Uisp dei Dipartimenti di salute mentale che, più che un torneo, è un percorso di vita e di inclusione dei pazienti, riprende il suo percorso da Pescara. Dopo l’interruzione dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19, Uisp Abruzzo Molise, in collaborazione con l’assessore alle Politiche per la disabilità, Ascolto del disagio sociale, Associazionismo sociale del Comune di Pescara organizza il 15° Torneo di calcio a 5 “Matti per il calcio”.
Le prime due partite si sono svolte venerdì 17 settembre, gli incontri proseguono nelle giornate di giovedì 23 e 30 settembre, con finale in programma il 7 ottobre. Si gioca sul campo di Niki Beach in viale della Riviera Nord 104 a Pescara. Due incontri al giorno, due tempi da 20 minuti con inizio alle 10, con un girone all’italiana e finale 1° e 3° posto.
«Ci fa piacere vedere che l’attività di Matti per il calcio si sia rimessa in moto – commenta Alessandro Baldi, responsabile Settore di Attività Calcio Uisp – ci sono molte realtà territoriali che intraprendono attività di prossimità, per rimanere vicino ai nostri ragazzi e non far mancare loro questo supporto utilissimo per il percorso di recupero e riabilitazione. Sono due anni che la pandemia ci impedisce di incontrarci di persona per l’appuntamento nazionale, ci auguriamo di poter tornare tutti insieme in campo, anche in vista della prossima Rassegna nazionale da tenere, come ci auguriamo, nel 2022».
Per ora il torneo di Pescara ospita formazioni locali, ma i “Cittadini del Mondo”, pluripremiata formazione varesotta, scalpita ai blocchi di partenza.
“Matti per il calcio” è torneo decisamente particolare, che da anni rappresenta un fiore all’occhiello del calcio Uisp. Si gioca tutti insieme: pazienti, operatori, medici, volontari, indistinguibili da fuori. Stessa maglietta, stessi pantaloncini e ruoli diversi ma solo nel senso calcistico: portieri, difensori, centrocampisti, bomber. L’obiettivo è abbattere barriere e combattere lo stigma legato alla malattia mentale, attraverso sfide a relativo contenuto tecnico ma ad altissimo contenuto umano.
I protagonisti sono tutti coloro che scendono in campo, per un progetto teso al recupero e alla socializzazione attraverso il calcio. Infatti, attraverso l’attività sportiva le persone con disagio mentale riescono ad abbattere le barriere e riappropriarsi della propria personalità, come confermato da tanti operatori e medici che hanno condiviso questo lungo percorso di inclusione con Uisp.
SPECIALE UISP – Tutti gli articoli su VareseNews
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.