Giro U23, il favorito Juan Ayuso vince a Imola la seconda tappa
Tre corridori della Colpack tra i primi quattro: il talento spagnolo è la nuova maglia rosa. Nono Hernaiz (Eolo-Kometa), 19° il varesino Santaromita
Va al corridore più atteso del gruppo la seconda tappa del Giro Ciclistico d’Italia, la versione giovanile del Giro, aperto quest’anno agli under 24 (uno in più del limite d’età consueto, per via del Covid). Lo spagnolo Juan Ayuso, classe 2002, ha vinto la frazione disputata tra Riccione e Imola conquistando anche la maglia rosa che era sulle spalle di Andrea Cantoni.
La squadra di Ayuso, la Colpack-Ballan (uno dei team giovanili più forti, dove tra l’altro ha corso anche Alessandro Covi), ha addirittura fatto doppietta perché alle spalle dello spagnolo si è piazzato l’italiano Alessandro Verre mentre l’eritreo Henok Mulubrhan (della formazione giovanile del team Qhubeka) ha ottenuto il terzo posto. I tre si erano avvantaggiati proprio sotto la spinta di Ayuso che poi ha avuto la meglio.
Un altro italiano della Colpack, Filippo Baroncini, si è invece imposto nello sprint di gruppo (a 8″ dal vincitore) precedendo il belga Van Tricht, l’azzurro Buratti e il britannico Turner. Buon nono posto per Vicente Hernaiz, spagnolo che corre con la formazione giovanile della Eolo-Kometa; 19° invece Alessandro Santaromita, varesino che gareggia con il Velo Club Mendrisio.
Vale la pena ricordare che Juan Ayuso è uno dei talenti più attesi nel panorama internazionale: ancora giovanissimo (classe 2002, come abbiamo scritto) ha già potuto partecipare a diverse gare con i professionisti come la Settimana Coppi e Bartali della primavera scorsa. E soprattutto è già controllato dalla UAE Team Emirates con cui svolgerà il tradizionale stage a partire dal primo agosto per poi passare professionista nella prossima stagione con un contratto lungo.
Sabato 5 il Giro U23 sarà ancora in Romagna con una tappa che prevede partenza e arrivo a Cesenatico: non una frazione piatta, perché ci saranno quattro gran premi della montagna compreso quello sulla ripida salita del Barbotto, anche se da lì al traguardo mancheranno ancora 43 chilometri.
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