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Giro, tappa a Dombrowski e maglia rosa per De Marchi, primi distacchi tra i “big”

L'americano della UAE vince a Sestola davanti al corridore friulano che balza in testa alla classifica. Landa, Ciccone e Bernal tra i più vivaci, nulla da fare invece per Ravasi che finisce lontano

joe dombrowski

Giornata italoamericana al Giro d’Italia: sventolano le stelle e strisce per la vittoria di Joe Dombrowski che regala una gran bella gioia al Team UAE Emirates (del nostro Ale Covi), garrisce pure il tricolore perché Alessandro De Marchi, “il rosso di Buja” si veste con la maglia rosa al termine di una gara caparbia sul traguardo di Sestola. (foto Giro d’Italia)

Un Appennino dolce per questi due, accondiscendente per molti altri, amaro per quei corridori che sull’ultima salita sono già costretti a dire addio alla classifica generale come per esempio il portoghese Joao Almeida che da oggi diventerà il primo gregario di Remco Evenepoel; con lui anche Sanchez e Nieve. Lo strappo di Sestola ha messo in luce l’ottima condizione di Landa e di Ciccone, di Bernal, Vlasov e Carthy arrivati tutti insieme nel primo gruppetto di “big”; buona la prova anche del drappello che ha compreso i vari Evenepoel, Yates, Bardet e Formolo arrivato appena 11″ dietro ai rivali. Chi invece paga un tributo più pesante sono Nibali, Pozzovivo, Bilbao, Sivakov, Hindley e Soler mentre tra gli uomini di classifica si sono inseriti, sgranati, i corridori in azione fin dal mattino.

Capitolo più agro che dolce, quest’oggi, per i colori varesini della Eolo-Kometa: la squadra di Basso è apparsa brillante nella prima fase della gara con Francesco Gavazzi e Marton Dina pronti a entrare nella fuga di 25 uomini che per qualche tempo ha dato l’impressione di poter andare fino in fondo, almeno con alcuni effettivi. Gavazzi si è anche aggiudicato il primo GPM di giornata ma le salite di oggi – soprattutto l’ultima, distribuivano parecchi punti per la maglia azzurra che Vincenzo Albanese non è riuscito a conservare (e d’altra parte si sapeva fin da subito che sarebbe stato difficile). Il simbolo del primato degli scalatori domani sarà sulle spalle di Dombrowski che ora ha due punti in più del salernitano della Eolo. In questo quadro spicca piuttosto la cattiva giornata di Edward Ravasi, atteso a una prova di spessore e invece finito molto lontano: il corridore di Besnate ha chiuso la tappa a quasi 14′ dal vincitore, nello stesso gruppo di Covi (che però non ha mire di classifica) e di fatto deve già rinunciare a un piazzamento di rilievo a fine Giro.

Domani – mercoledì 12 (mentre scatta anche il Giro di Ungheria) – è prevista una tappa per velocisti, la Modena-Cattolica, completamente piatta e disegnata per un arrivo a ranghi compatti. Per chi oggi è uscito con le gambe pesanti sarà l’occasione di tirare il fiato anche perché giovedì si tornerà a battagliare con l’arrivo di Ascoli-San Giacomo.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 11 Maggio 2021
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