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Marler, responsabile del World Tour: “Il Lago Maggiore è meraviglioso”

Dal 12 settembre un gruppo di turisti-vogatori da tutto il mondo raggiungerà Luino per remare sul Verbano. L'australiano è il delegato della federazione internazionale

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Mancano appena due settimane all’avvio del FISA World Rowing Tour, l’appuntamento di respiro mondiale organizzato dalla federazione internazionale di canottaggio che coinvolge Luino e il Lago Maggiore.

Sulle rive del Verbano arriverà infatti un gruppo di appassionati che affiancheranno il piacere di remare insieme a quello di visitare luoghi significativi sia sul lago sia nelle zone circostanti. A coordinare la manifestazione, che ha nella Canottieri Luino il proprio “motore” locale, c’è Warwick Marler, membro della commissione della FISA e delegato per suo conto di seguire il World Rowing Tour. Australiano di origine, Marler parla – in un’intervista concessa all’ufficio stampa della Canottieri Luino – della sinergia avviata con Luigi Manzo – presidente luinese ma anche alto dirigente per le manifestazioni remiere della Schiranna – e dell’evento che si terrà tra il 12 e il 20 settembre prossimi.

Come nasce la sua passione per il Canottaggio?
«Mia moglie e io ci siamo avvicinati dopo che una delle nostre figlie ha iniziato a remare nel ’95: entrambe le nostre figlie hanno gareggiato ad alti livelli vincendo titoli sia a livello nazionale sia in campo internazionale. Di conseguenza, mi sono specializzato come allenatore e dirigente, sono stato coinvolto dal mio club e dalla mia Federazione. Quindi ho gareggiato nella categoria Master, partecipato con Bronwyn, al FISA World Rowing Tour in Australia nel 1997 e da lì per 15 edizioni. Nel 2010 l’abbiamo anche organizzata nel nostro paese. Il FISA Tour è ormai al centro delle nostre vite e le imbarcazioni di tipo “coastal” sono le migliori per un tour remiero».

Qual è stato il suo più bel FISA Tour?
«Sono tutte esperienze molto speciali, ma non riesco a catalogarne uno come il migliore: tutti quanti sono caratterizzati da emozioni uniche. C’è un meraviglioso spirito di fraternità che si sviluppa remando con gente che ancora non si conosce; remare per più di 30 km crea un feeling molto importante».

Come è entrato a far parte della FISA?
«Nel 2012, sono stato chiamato a fare parte della commissione “FISA Rowing for All” e ho assunto proprio la responsabilità organizzativa dei FISA Tour. Ho fatto tesoro dei contributi di coloro che mi hanno preceduto come Jens Kolberg, Stig Fischer e Bo Gammals. Ora vogliamo creare una sezione speciale sul sito della FISA per spingere alcune opportunità turistiche a remi. Sarà una vera e propria directory mondiale».

Cosa pensa del lago Maggiore e del lavoro svolto dal Comitato Organizzatore?
«Durante la mia visita a marzo, la mia prima volta al Lago Maggiore, sono stato colpito dalla bellezza e dalle meravigliose opportunità di canottaggio che offre al pari dei luoghi culturali presenti nei dintorni. Sono molto felice per il grande impegno del Comitato Organizzatore nella preparazione del grande itinerario, caratterizzato anche da tanti spunti di conoscenza della cultura italiana».

Sport, cultura e turismo: come il FISA World Rowing Tour lega tutti questi elementi?
«Il Tour è una grande opportunità per unire questi tre aspetti. Molti partecipanti prolungheranno la loro permanenza per visitare la provincia di Varese, la Lombardia e in generale l’Italia».

Quali sono le aspettative dei partecipanti?
«Non vedono l’ora di ricevere la meravigliosa ospitalità italiana, provare la cucina locale, remare su un lago bellissimo. E per molti questo significa rivedere vecchi amici e conoscerne di nuovi».

Quanto si è evoluto il Coastal Rowing in questi ultimi anni?
«È praticato in tutti e sei i continenti, quattro dei quali sono al centro di gare agonistiche importanti. Il Coastal è la branca del canottaggio che sta crescendo più rapidamente: sono coinvolte più di 30 nazioni e quest’anno i Mondiali si svolgeranno a Lima, in Perù».

Pubblicato il 28 Agosto 2015
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