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Audio pessimo nelle lezioni a distanza: gli studenti dello Stein vogliono tornare in aula

Le norme sul distanziamento hanno imposto una turnazione tra gli studenti del triennio. La dirigente spiega le azioni in atto per migliorare il sistema: "Tuteliamo maggiormente gli iscritti del primo biennio perché sono più fragili"

Isis Stein Gavirate Marina Raineri

Audio metallico, voci storpiate, difficoltà a seguire. La scuola è ripartita ma le aule non possono contenere tutti gli alunni. Succede anche allo Stein dove l’istituto superiore ha organizzato la didattica in modo da garantire quanto più possibile la presenza. Una settimana ogni due (o tre), una parte degli studenti deve seguire da casa attraverso la connessione digitale: « Il suono è robotico – commenta la madre di una studentessa liceale del quinto anno – Io sono rappresentante di classe e questo sistema sta mettendo in difficoltà i ragazzi. Si sente male, gli interventi dei compagni non sono udibili. Temo per la loro preparazione. Chi garantisce il risultato?».

Il genitore contesta la scelta di assicurare lezioni in presenta a tutti gli iscritti del biennio, mentre la rotazione da casa riguarda solo quelli del triennio : « È una decisione che ha molteplici ragioni – spiega la dirigente Laura Ceresa arrivata il primo settembre scorso – innanzitutto si tratta di studenti in obbligo formativo. Inoltre il primo biennio è quello più delicato, a forte rischio dispersione scolastica. È un punto dolente della nostra scuola, età che vanno sostenute per non perderli per strada. I ragazzi del triennio sono più autonomi: ogni anno devono aumentare il proprio senso critico e l’indipendenza. La scuola serve anche a dar loro gli strumenti per riuscire a superare ostacoli. Con questo non voglio dire che vanno penalizzati ma stiamo vivendo tutti una situazione unica e difficile. Ai nostri giovani viene chiesto uno sforzo ulteriore. Sono d’accordo che la scuola in presenza sia la soluzione migliore ma abbiamo pensato a un’alternativa che sia la meno gravosa per tutti. Anche i docenti si trovano a vivere una fase del tutto nuova e sono a disposizione per sostenere i ragazzi, aiutarli, confrontandosi con loro».

Una fase difficile e di per sé educativa che, però, lo Stein vuole supportare adottando migliorie importanti: « Abbiamo acquistato nuove webcam che riducono il problema dell’audio – spiega la dirigente – inoltre giovedì scorso la compagnia telefonica ha messo la fibra. Tutte le aule sono cablate e hanno un’ottima connessione. Nel caso non dovesse comunque bastare, potremmo aumentare anche la potenza. Stiamo procedendo in mezzo a tante difficoltà ma cerchiamo di risolvere i disagi nel rispetto dell’emergenza sanitaria».

Ed è sempre la sicurezza sanitaria a motivare gli sforzi della scuola che sta chiedendo alcune modifiche nei collegamenti pubblici a disposizione degli studenti: « Abbiamo ottenuto da Trenord una fermata extra alla stazione collegata alla scuola. C’è stato qualche intoppo ma, alla fine, siamo riusciti a ottenere un collegamento anche per chi entra al secondo turno. Più difficili le trattative con Autolinee Varesine. Sappiamo che c’è qualche criticità perché i mezzi viaggiano sempre pieni».
Per i genitori i trasporti sono una criticità: « Possibile che ci siano queste rigide regole per stare in classe mentre sui mezzi viaggiano assembrati?». Il tema è quello del doppio ingresso: « Potessero entrare tutti alle 8 potremmo portarli noi genitori prima di andare al lavoro…».

Le regole del distanziamento hanno imposto un’organizzazione complessa : « Due orari e sei diversi ingressi – spiega ancora la preside – gli studenti possono frequentare solo gli spazi a loro indicati. Questa è una scuola che ha un’ottima reputazione: ha molti iscritti e tutte le classi hanno una trentina di studenti. Purtroppo le aule sono piccole e non ci permettono di accoglierli tutti in presenza. Abbiamo pensato a spazi esterni ma a Gavirate non ci sono alternative adeguate.  È una fase complicata e unica. Stiamo lavorando per migliorare ma anche ai ragazzi è richiesto uno sforzo, una maturazione che li porterà a essere cittadini ancora più consapevoli e autonomi. Piuttosto, la preoccupazione è per i più piccoli, studenti fragili dove la scuola è chiamata a sostenerli nel percorso di crescita per evitare che si creino pericolose lacune».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 29 Settembre 2020
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