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Lavoro al Jrc, vita in provincia: “Siamo europei varesini”

Chi ama il panorama dai giardini di Ranco e chi il lago di Monate: dove vivono e cosa fanno nel tempo libero i ricercatori del Ccr

Ricercatori Ccr Jrc Ispra

«Sono un’appassionata di ciclismo e qui per me è un Paradiso». Rita Van Dingenen è belga ma dal 1990 vive a Besozzo. È una delle duemila persone che oggi lavorano al Jrc di Ispra, la “cittadina europea” del Varesotto. La provincia l’ha “adottata” diversi anni fa quando si trasferì con la sua famiglia (che nel frattempo è cresciuta) per lavorare al centro di ricerca.

La sua attività riguarda lo studio della qualità dell’aria e il clima, a Ispra ha sviluppato un modello matematico per calcolare il livello degli inquinanti su scala globale. Un modello che permette di lavorare i dati e creare mappe per monitorare inquinamento, polveri sottili e ozono ma anche valutare gli effetti di determinate politiche energetiche sul lungo periodo.

Finito l’orario di lavoro però si ritaglia il tempo per dedicarsi alla sua passione: «Sono presidente del Club ciclisti del Ccr, l’Asd Eur Malgesso, che riunisce sia lavoratori che amici e appena c’è l’occasione partiamo per le nostre escursioni. La prima cosa che mi ha colpito del Varesotto? Il panorama dai giardini di Ranco. Amo molto quel luogo. Ma anche Santa Caterina, il Sasso del Ferro di Laveno, Varese e il Sacro Monte». Rita è convinta che almeno una volta, per esempio in occasione dell’open day, i cittadini dovrebbero andare a visitare il Jrc: «Certo! La ricerca che viene condotta qui è alla base delle scelte politiche dell’Unione Europea. Facciamo cose rilevanti per la vita di ogni giorno e che vanno dal monitoraggio dell’ambiente alla qualità del cibo. È poi c’è un’atmosfera internazionale unica».

Ricercatori Ccr Jrc Ispra

Ma al centro di ricerca si studiano anche economia e finanza. Materie che possono sembrare fredde ma che in realtà sanno appassionare e rivelano molto del mondo in cui viviamo. Lo studio di queste tematiche è stato avviato a seguito della crisi finanziaria che ha investito anche i paesi europei. Peter Benczur è un economista ungherese. Lavora e vive in provincia da due anni.

«Mi sono trasferito qui nel 2013 con la mia famiglia. Trovo questo posto splendido, quando sono arrivato ho visitato subito Santa Caterina e poi il Sacro Monte e i laghi. Amo in particolare quello di Monate e infatti vivo a Travedona. Mi piace il paesaggio, la natura ma anche le persone: qui c’è un clima internazionale, ho conosciuto molti stranieri ma ho amici anche tra i cittadini del posto». Perché visitare il Ccr? «Perché conoscere il lavoro che viene svolto qui è importante. Anche io tutte le volte scopro cose interessanti come gli studi sul clima o sulle energie rinnovabili».

Ricercatori Ccr Jrc Ispra

Viene dall’Irlanda e vive a Varese da sette anni Nigel Taylor. Al Jrc si occupa dello studio delle energie rinnovabili e in particolare del fotovoltaico. Ad averlo conquistato è stata la Città Giardino: «In particolare il Sacro Monte e quando ho occasione ci vado perché è veramente incantevole. Ma anche Villa Panza è splendida e a me piace anche il centro, corso Matteotti».

Anche per lui, lo sport è stato un veicolo di incontro efficace: «Ho molti contatti con i varesini, con i miei vicini naturalmente ma anche con le persone che come me giocano a golf. Frequento un centro della zona e ho molti conoscenti anche in quest’ambito». Perché visitare il Jrc? «Perché è veramente interessante quello che si fa qui dentro. Quando mi chiedono cosa facciamo cito sempre quello che più mi ha colpito, oltre a quello che seguo personalmente. C’è infatti una grande attenzione all’ambiente, alla qualità dell’aria che respiriamo, al cambiamento climatico, alla qualità del suolo, alle emissioni e perfino agli ogm».

L’open day del Ccr (diversamente da quanto annunciato in precedenza) si terrà il 28 maggio 2016. In quell’occasione le porte del centro si apriranno ai visitatori per presentare studi, dipartimenti di ricerca, laboratori e attività ma soprattutto per dialogare con i ricercatori e sentire, dalla voce dei protagonisti, il bilancio di tanto lavoro.

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it
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Pubblicato il 05 Febbraio 2016
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