Portineria dell’Ospedale di Angera trasferita in un container. La Uil Fpl denuncia: “condizioni inaccettabili”
Il sindacato segnala gravi criticità per lavoratori e utenti: spazi angusti, assenza di servizi igienici, problemi di sicurezza e mancanza di confronto con le rappresentanze sindacali

La portineria dell’Ospedale di Angera è stata spostata, seppur temporaneamente, all’interno di un container prefabbricato collocato all’esterno della struttura principale. Una decisione presa dall’Asst Sette Laghi che ha suscitato l’immediata e dura reazione della Uil Fpl territoriale, che denuncia pubblicamente condizioni di lavoro e accoglienza «inaccettabili», definendo la sistemazione scelta «gravemente inadeguata» sotto molteplici aspetti.
Il container attualmente utilizzato presenta dimensioni ridotte, è privo di servizi igienici e caratterizzato da condizioni ambientali precarie, con infiltrazioni d’acqua che ne aumentano l’umidità interna.
TROPPA PENDENZA
A peggiorare la situazione, la presenza di una marcata pendenza e spazi estremamente angusti che compromettono l’ergonomia e rendono il lavoro quotidiano particolarmente disagevole per il personale. Le preoccupazioni espresse dalla Uil Fpl, guidata dal segretario provinciale Antonio Negro, riguardano in particolare la salute degli operatori con fragilità: tra gli addetti al centralino e alla portineria sono presenti lavoratori che necessitano di ambienti adeguati e sicuri, soprattutto per quanto concerne l’accesso a servizi igienici e condizioni microclimatiche idonee.
Ma i disagi non si fermano ai lavoratori. Anche gli utenti, spesso anziani o con problemi di salute, si trovano a dover sostare all’esterno, esposti a sole, pioggia o altre intemperie, in attesa di accedere a servizi essenziali come il ritiro dei referti. Inoltre, l’attuale collocazione del container non consente una visuale diretta sulla portineria originaria, è priva di una sbarra all’accesso e non garantisce una gestione sicura e ordinata dei flussi veicolari.
Particolarmente grave, secondo la Uil Fpl, è stata la totale assenza di un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali da parte della direzione, che ha proceduto alla scelta senza alcuna condivisione o informazione, nonostante le numerose criticità che oggi si manifestano chiaramente.
TROPPI SILENZI
Sorprende, denuncia il sindacato, anche il silenzio della direzione medica dell’Ospedale di Angera, che avrebbe potuto – e dovuto – opporsi a questa soluzione tecnica, inadeguata per una struttura sanitaria. Per questi motivi, la Uil Fpl chiede con urgenza all’Asst Sette Laghi un intervento immediato: o il trasferimento della portineria in una sede alternativa idonea, oppure l’adeguamento strutturale del container, o la sua sostituzione con uno che rispetti pienamente le normative vigenti in materia di salute, sicurezza e tutela del lavoro. «La tutela dei lavoratori e la qualità dell’accoglienza agli utenti – conclude la nota – non possono essere sacrificati in nome della temporaneità. Serve responsabilità e intervento immediato».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.