Infertilità di coppia: lo specialista Danilo Centrella spiega qual è l’assistenza del Sistema sanitario nazionale
Nel Podcast "Pillole della Salute", il medico chirurgo, direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola, fa chiarezza sull'offerta definita dalla legge 40 del 2004, poi rivista nel 2014
A pillole di salute, oggi affrontiamo il tema della nascita di un figlio. Con il dottor Danilo Centrella, medico chirurgo specialista in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola affrontiamo il complesso capitolo della fecondazione assistita.
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Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, senza nessuna pretesa di insegnare, ma proprio perché si sentono molte definizioni: dal viaggio della speranza all’estero, per avere un bambino, al bimbo in provetta, alla fecondazione assistita, alla fecondazione artificiale. Insomma c’è un po’ di confusione nell’ambiente, anche un po’ di sfiducia nel nostro sistema sanitario nazionale quando si sente dire che si va all’estero per avere un figlio.
In realtà, per fare ordine, tutte quelle definizioni che abbiamo detto, rientrano in quella che viene chiamata la procreazione medico assistita, perché non dobbiamo dimenticare che, purtroppo, il sogno di avere un bambino per alcune coppie, fortunatamente non per molte coppie, non può venire in maniera naturale .
L’organizzazione Mondiale della sanità ha definito “patologia” ,malattia di infertilità, dopo un anno di tentativi infruttuosi di avere una gravidanza con dei rapporti completi.
Cosa fare? il nostro Sistema Sanitario, meglio, l’organizzazione Mondiale della sanità e il Sistema Sanitario Nazionale, perché poi le normative variano da paese a paese, hanno definito tre livelli di assistenza a seconda della gravità della malattia che può essere maschile o femminile. Quindi, dal primo livello, che prevede il medico di base, il ginecologo e l’andrologo/urologo che sul territorio valutano le varie patologie e iniziano a dare assistenza con farmaci o con trattamenti chirurgiciper aiutare la gravidanza per via naturale, fino a quella che è la più semplice delle tecniche, cioè l’inseminazione artificiale, perché lo scopo è quello di portare lo spermatozoo, quindi il gamete maschile il patrimonio maschile, vicino all’ovulo femminile per permettere una fecondazione e poi l’impianto nell’utero dove si svilupperà normalmente. Quindi, la prima è l’ inseminazione artificiale dove viene aiutato lo spermatozoo e, da lì in poi, le tecniche si fanno un po’ più complesse, come quella che alcuni hanno sentito definire la Fivet, cioè la fecondazione in vitro, dove l’ovocita e lo spermatozoo vengono messi in contatto all’esterno del corpo del umano per poi essere reimpiantati, o l’ICSI che è l’inseminazione proprio in cui lo spermatozoo, il gamete maschile, viene portato all’interno dell’ ovocita.
Insomma ci sono tante tante possibilità di trattamento e di assistenza. Le regole quali sono? Le leggi a livello nazionale: la numero 40 del 2004, che poi è stata revisionata nel 2014 con la possibilità anche di usare gameti eterologhi, cioè dei donatori all’esterno della coppia per aiutare la coppia avere una gravidanza, ma soprattutto i livelli di assistenza del nostro sistema sanitario nazionale con contributi anche economici a coppie che vogliono intraprendere questo percorso che porta a una gravidanza.
Quindi pochi viaggi della speranza in paesi esotici, in cui i costi, magari, possono essere allettanti, affidarsi al sistema sanitario nazionale, ma soprattutto a medici specialisti, nei tre livelli di assistenza, che sono certificati dal Ministero della Salute per poter assistere coppie infertili.
Chi volesse maggiori informazioni può visitare il sito del dottor dottor Danilo Centrella, medico chirurgo, specializzato in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola www.danilocetrella.it.
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