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Costruire una nuova comunità per il rilancio del Varesotto: l’Asst Sette Laghi chiama tutti a raccolta

All'intero della Settimana dello Sviluppo sostenibile promossa da Camera di Commercio, il direttore generale Bonelli ha spiegato la sua missione. L'urgenza condivisa dal mondo imprenditoriale ma non sono ancora a fuoco le priorità

convegno sosenibilità

Sono stati scomodati anche Dante e Lorenzetti nella sala Campiotti di Varese per parlare di “buon governo”. Serena Contini, Storica dell’Arte Comune di Varese ha introdotto il convegno ospitato all’interno della Settimana dello Sviluppo sostenibile di Camera di Commercio e che ha visto protagonista la “building community” dell’Asst Sette Laghi.

Con il quadro del Lorenzetti del “Buono e Cattivo Governo”, Serena Contini ha dimostrato che i concetti di benessere e di prosperità, sin dai tempi di Dante, erano collegati a sistemi di governo che assicurassero, pace, giustizia e concordia. Dove la concordia si otteneva con la partecipazione di tutti al perseguimento del bene comune.

Proprio il concetto che il direttore generale dell’Asst Sette Laghi Gianni Bonelli, insieme al direttore socio sanitario Ivan Mazzoleni, sta portando avanti nella realizzazione di una nuova rete sociale, definita sui bisogni della collettività e sulla loro soddisfazione con la partecipazione di tutti, ciascuno per la propria parte. 

L’urgenza di avviare un confronto allargato è stato sottolineato dal direttore Bonelli soprattutto per la velocità dei cambiamenti, un ritmo che impone la capacità di progettare e di avere visioni che creino valore : « Sono cinque le aree che abbiamo individuato. Sono cinque P: persone, pianeta, prosperità, pace e partnership. E ciascuna va declinata con scelte strategiche che ciascuno affronta per la propria parte. Noi siamo a disposizione per occuparci delle persone, che sono i nostri pazienti ma anche i nostri professionisti, ma siamo pronti anche a fare la nostra parte per il pianeta con la filosofia del “One Health”. E così, vogliamo lavorare per la prosperità, con la nostra capacità di fare ricerca, e la pace, smussando le conflittualità con gli Stake Holder. Per tutte queste ragioni vogliamo puntare sulle partnership, sulle azioni sinergiche che sono necessarie, anche uscendo dalla confort zone, per perseguire il bene di tutti».

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L’invito alla collaborazione è poi stato declinato dal direttore socio sanitario Mazzoleni, già impegnato nella ricerca di dialogo e confronto: « Il cammino fatto fino a oggi ci rende ottimisti. Avviare il dialogo ha già permesso di ricevere stimoli e suggestioni. Il terzo settore e il mondo del volontariato si sono dimostrati propositivi».

Il sasso lanciato dai vertici dell’azienda ospedaliera cade in un terreno ancora vergine, dove gli attori, pur consapevoli delle difficoltà del contesto, devono mettere bene a fuoco l’obiettivo.

Si ascoltano interventi un po’ schizofrenici come il dramma del calo demografico che si registra in Italia e nella nostra provincia sollevato dal Presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi che stride con l’allarme lanciato dal professore dell’Università dell’Insubria Loredano Polluzioni il quale ha ricordato che sulla Terra siamo ormai quasi 8 miliardi di persone e le risorse non bastano più per tutti. 

Il Presidente della Coldiretti Fernando Fiore invita a scegliere e sostenere l’economia di prossimità e a Km 0 mentre il mondo della ricerca sta perlustrando sistemi innovativi per garantire a tutti il cibo.

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A tutti è chiaro che al centro dei valori di ciascun individuo c’è la qualità della vita : « Nn è soltanto una questione economica» come ha assicurato Ivan Mazzoleni raccontando di quanti scelgono di rientrare in Italia dopo aver sperimentato le posizioni lavorative in Svizzera, decisamente più remunerative ma non esaurienti per le aspirazioni di ciascuno.  Ma, mentre per il Presidente di ConfCommercio provinciale Rudy Collini il Varesotto è un territorio che dal punto di vista della logistica ha pochi eguali in Italia ed è molto attrattivo, per il Presidente di PromoVarese Mauro Vitiello la provincia di Varese vede andarsene la gran parte dei propri giovani attirati dal fascino della città metropolitana di Milano o dagli stipendi della Svizzera.

Il tema è urgente e il Varesotto ha bisogno che si crei davvero un dialogo virtuoso per diventare attrattivo, per realizzare opportunità, per creare occasioni. Che sia il tessuto di servizi attorno a un ospedale per attirare professionisti, o sia un’eccellenza scientifica che aumenti il valore di un territorio o sia un insieme di fattori endogeni ed esogeni che innescano lo sviluppo, non è importante. Quello che è emerso dal convegno è che c’è la consapevolezza che il momento sia difficile, che la pandemia ha messo a nudo tante fragilità, che i nostri giovani se ne stanno andando, che non nascono più bambini, che il tempo libero a nostra disposizione è spesso poco e mal gestito.
Del quadro di Lorenzetti c’è solo la parte negativa. Occorre scoprire la parte dove regnano pace concordia, giustizia e sapienza. 

L’Asst Sette Laghi ha sollevato il problema. Da dove si comincia?

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 22 Settembre 2022
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