Vaccinazioni a due velocità: scarsa l’adesione nel Luinese dove maggiori sono i contagi
Per l’ATS convincere anche questi territori a fare la propria parte per concorrere al raggiungimento dell’immunità di gregge è importante e dunque è stato chiesto uno sforzo maggiore a medici di base e pediatri
C’è una fascia della provincia dove l’adesione alla campagna vaccinale è più bassa rispetto alla media provinciale e regionale: è a nord di Varese ed in particolare nel distretto del luinese.
ATS Insubria ha aperto un focus su quelle aree nella speranza di raggiungere e convincere gli abitanti ad aumentare la propria adesione. «Abbiamo notato che nella zona del luinese c’è una certa omogeneità di comportamento rispetto all’adesione al vaccino con un trend sotto la media in particolare tra i giovani – spiega Ester Poncato, Responsabile per l’ATS della Programmazione Campagna Vaccinale -. Proprio per questo avevamo avviato alcune campagne straordinarie di vaccinazione con il camper itinerante che però non sono bastate a pareggiare lo standard regionale».
Le fasce più renitenti alla vaccinazione sono in particolare quelle delle età basse e intermedie: «Tra i 12 ai 49 anni sono molto al di sotto della media regionale con punte in negativo tra il 16% e il 20%. In deficit anche gli anziani sopra gli 80 anni che però sono sotto solo del 3,1% rispetto alla media».
Per l’ATS convincere anche questi territori a fare la propria parte per concorrere al raggiungimento dell’immunità di gregge è importante e dunque è stato chiesto uno sforzo maggiore a medici di base e pediatri per informare i propri assistiti. «Sappiamo che in quell’area c’è storicamente un’adesione più scarsa anche alle campagne vaccinali antifluenzali ma questa volta è necessario uno sforzo in più da parte di tutti – chiosa la dottoressa Poncato».
L’impatto delle vaccinazioni all’estero
C’è un elemento che tuttavia è ben tenuto in considerazione dall’Agenzia di Tutela della Salute: quello del frontalierato e della possibilità che alcuni lavoratori possano essersi vaccinati all’estero e non risultare nei database regionali. È un elemento ben tenuto in considerazione ma potrebbe essere marginale considerando il fatto che altre zone della provincia altrettanto caratterizzate dal frontalierato sono comunque in linea con la media attesa.
«In alcuni casi questo elemento potrebbe comunque esistere – spiega il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso -, per questo invitiamo comunque anche queste persone a segnalare la propria avvenuta vaccinazione. Il corretto monitoraggio dell’andamento della campagna vaccinale è un obiettivo importante nel perseguimento degli obiettivi di salute pubblica».
I contagi concentrati proprio nel Luinese
Collegare l’andamento dei contagi all’andamento delle campagna vaccinale è ancora troppo rischio in questa fase in cui le percentuali di vaccinazione della popolazione sono sotto il 70% e in presenza di una variante del virus che ha dimostrato di potersi propagare, seppur molto più lentamente, anche tra chi è immunizzato. Tuttavia è opportuno segnalare che nel distretto del Luinese sono emersi in queste settimane le maggiori concentrazioni di contagi.
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