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Uno stage in psichiatria per gli studenti del liceo Sereni

Un gruppo di ragazzi ha vissuto due settimane nelle due comunità psichiatriche del Verbano. Un'esperienza molto positiva

liceo luino sereni

Nel marzo scorso, per due settimane, alcuni studenti del Liceo Scientifico “V. Sereni” di Luino hanno partecipato a uno stage tenutosi  presso le due Comunità psichiatriche e il Centro Diurno di Luino.

Un’esperienza molto stimolante e interessante come affermano Eleonora, Benedetta, Maria Laura e Beatrice al termine di questa esperienza: «… durante il primo workshop le prime parole che mi sono venute in mente pensando alla psichiatria sono state disagio, paura, inadeguatezza. Parole che sono anche in parte frutto del pregiudizio. Non mi sarei mai aspettata però che questa esperienza potesse lasciare un segno così marcato nella mia carriera scolastica. Prima di cominciare pensavo che questo tirocinio si sarebbe rivelato solo osservativo mentre è stato interattivo favorendo una apertura di orizzonti».

«Durante questo tirocinio credo di aver colto il vero valore delle persone in quanto tali; spesso davanti al “diverso da noi” si tende ad essere diffidenti e insicuri e si cerca di evitare il contatto per paura o per pregiudizi. Dopo questa esperienza ho invece capito che dietro queste persone c’è un animo che ha bisogno di essere compreso e aiutato. Mi aspettavo un compito più osservativo mentre abbiamo potuto interagire in un equilibrio di ruoli favorito da un clima molto familiare. Rifarei questa esperienza perché potrei imparare a sviluppare sempre più la capacità di capire i bisogni degli altri».

«Gli educatori sono stati molto disponibili e ci hanno insegnato e fatto sentire la passione per il loro lavoro. Questa esperienza sarà sempre presente nella mia vita e spero di poter aiutare gli altri in futuro».

 «Grazie a questo tirocinio sono cambiata moltissimo e ho avuto la possibilità di imparare molte cose che prima non conoscevo e di venire a contatto con una realtà di cui si ha molti pregiudizi. Sento di essere diventata più consapevole di me stessa e del mondo che mi circonda e anche più predisposta ad aiutare gli altri e a socializzare con spontaneità. C’è stato un equilibrio tra partecipazione e lavoro passivo. Sono state due settimane formidabili, formative e costruttive soprattutto grazie alla accoglienza dei pazienti e alla disponibilità degli operatori”.

Durante le due settimane di tirocinio le studentesse hanno avuto l’opportunità di partecipare alle attività riabilitative e alla vita comunitaria delle strutture che li hanno ospitate.

Lo stage non è stato soltanto osservazionale, esperienza già di per sé comunque intensa e formativa, ma anche interattivo: le studentesse sono entrate insieme agli operatori e ai pazienti nei laboratori riabilitativi-espressivi di Arteterapia, Teatro e Canto, condotti da anni con grande professionalità ed entusiasmo dai maestri d’arte Simonetti, Dorazio, Sartorio e Sansoni, hanno partecipato a gruppi riabilitativi verbali tenuti dagli educatori delle strutture, quali il gruppo Cineforum, il gruppo di Inglese e hanno avuto il ruolo di osservatori in altri gruppi che si sono proposti obiettivi mirati alle abilità cognitive come ad esempio il Gruppo di Social Skill Training o quello di Terapia psicologica integrata (IPT), strutturato per la riabilitazione del paziente schizofrenico.

Pubblicato il 01 Aprile 2016
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