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Non si trovano medici: gli ospedali del Verbano in difficoltà

Nonostante i concorsi, l'azienda varesina non riesce a trovare specialisti per sostituire chi va via. Tra i probabili in partenza anche il luminare della chirurgia laparoscopica Luigi Boni

Luini Boni

Sono sempre voci di partenze che corrono tra reparti e corridoi dell’ospedale di Varese. Questa volta, il candidato destinato a emigrare ben presto è il professor Luigi Boni, uno dei rinomati chirurghi laparoscopici.

All’ospedale di Varese sono in molti a scommettere sulla sua partenza, attirato da una prestigiosa offerta milanese che, in un anno, ha visto andare in pensione tre dei padri della locale scuola chirurgica.

Come il primario Gianlorenzo Dionigi che ha smentito la sua prossima partenza alla volta della Cina, anche il professor Boni nega di aver progetti imminenti fuori dall’ospedale di Varese e dall’Università dell’Insubria: «Se vi saranno dei concorsi in futuro in posti prestigioso – ha commentato il Direttore del Centro di Ricerche in Chirurgia Mini-Invasiva dell’Università degli Studi dell’Insubria – sicuramente potrei partecipare, ma io sono un orgoglioso docente dell’Insubria e collaboratore del professor Gianlorenzo Dionigi e continuo a lavorare con passione e dedizione per pazienti e studenti».

Che la notizia sia vera o falsa, fatto sta che l’azienda ospedaliera varesina sta registrando qualche problema di personale, infermieristico e medico. La carenza di infermieri è ormai cronica mentre  si registrano problemi anche a livelli di personale medico. L’ultimo bando per assumere sei specialisti di medicina generale si è concluso con l’individuazione di soli tre specialisti. Mancano anche nefrologi, cardiologi, ortopedici, diabetologi. Decine le specialità sotto organico.

A soffrirne è sopratutto il Verbano che non riesce ad attirare personale: « Il problema non sta nella bontà o meno di questi ospedali ma nella loro collocazione territoriale – spiega il direttore sanitario Gianluca Avanzi – a parità di offerta, preferiscono andare in ospedali più centrali».

Così, complice anche il periodo estivo, l’attività ambulatoriale di Luino e Cittiglio registra qualche contrazione e, a volte, chiusura impoverendo di fatto l’offerta di assistenza, nonostante i letti rimangano aperti.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
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Pubblicato il 23 Luglio 2015
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