Entrare nella Storia: discorso integrale di Keir Starmer, neo primo ministro del Regno Unito
Starmer ha riconosciuto che la sua vittoria non è stata il risultato di un'ondata di entusiasmo, ma piuttosto di un rifiuto degli elettori del governo conservatore: le riflessioni di Giuseppe Geneletti
L’arrivo di Keir Starmer a Downing Street il 5 luglio 2024 rievoca l’entrata trionfale di Tony Blair nel 1997. La larga vittoria del Partito Laburista nel 2024 è un evento raro. Solo nel 1997 e nel 1945 il partito era riuscito a rovesciare un governo in carica con una maggioranza chiara e sostenibile. Il discorso di Starmer è stato preceduto da quello di concessione di Rishi Sunak, un esempio non scontato ai nostri giorni (Donald Trump non lo ha mai fatto) di pacifica transizione del potere, e di una democrazia funzionante e rispettosa.
Di seguito la traduzione integrale del suo primo discorso ufficiale:
“Buon pomeriggio. Sono appena tornato da Buckingham Palace, dove ho accettato l’invito di Sua Maestà il Re a formare il prossimo governo di questa grande nazione. Desidero ringraziare il Primo Ministro uscente, Rishi Sunak. Il suo successo come primo Primo Ministro britannico di origine asiatica – lo sforzo supplementare che ciò avrà richiesto – non dovrebbe essere sottovalutato da nessuno. Oggi rendiamo omaggio a ciò, e riconosciamo anche la dedizione e il duro lavoro che ha portato alla sua leadership. Ma ora il nostro paese ha votato in modo decisivo per il cambiamento, per il rinnovamento nazionale e per un ritorno della politica al servizio pubblico.
Quando il divario tra i sacrifici fatti dalle persone e il servizio che ricevono dai politici diventa così grande, porta a una stanchezza nel cuore di una nazione, a una perdita di speranza, di spirito, di fiducia in un futuro migliore, che dobbiamo avanzare insieme. Ora questa ferita, questa mancanza di fiducia, può essere guarita solo con azioni, non con parole.
Io lo so, ma possiamo iniziare oggi con la semplice ammissione che svolgere il compito di servizio pubblico è un privilegio e che il vostro governo dovrebbe trattare ogni singola persona in questo paese con rispetto. Se avete votato per il Partito Laburista ieri, ci faremo carico della responsabilità della vostra fiducia mentre ricostruiamo il nostro paese.
Ma sia che abbiate votato per il Partito Laburista o meno – anzi, soprattutto se non lo avete fatto – vi dico direttamente, il mio governo vi servirà. La politica può essere una forza positiva. Lo dimostreremo. Abbiamo cambiato il Partito Laburista, riportandolo al senso di servizio – e così governeremo, il Paese al primo posto, il partito al secondo. Eppure, se sono onesto, il servizio è solo una condizione preliminare della speranza, ed è chiaramente evidente a tutti che il nostro Paese ha bisogno di un reset più grande, di una riscoperta di chi siamo. Perché, non importa quanto siano feroci le tempeste della storia, una delle grandi forze di questa nazione è sempre stata la nostra capacità di navigare verso acque più calme.
E tuttavia questo dipende dai politici, in particolare quelli che rappresentano stabilità e moderazione – come me – che riconoscono quando dobbiamo cambiare rotta. Per troppo tempo abbiamo chiuso un occhio mentre milioni di persone scivolavano in una maggiore insicurezza. Infermieri, muratori, autisti, assistenti, persone che fanno la cosa giusta, lavorando più duramente ogni giorno, riconosciuti in momenti come questo, ma poi, appena le telecamere si spengono, le loro vite vengono ignorate. Voglio dire molto chiaramente a queste persone – non questa volta. Cambiare un Paese non è come premere un interruttore. Il mondo è ora un luogo più volatile. Ci vorrà del tempo.
Ma non c’è dubbio che il lavoro del cambiamento inizia immediatamente. Non c’è dubbio che ricostruiremo la Gran Bretagna con ricchezza creata in ogni comunità. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale di nuovo in piedi, pronto ad affrontare il futuro. Confini sicuri, strade più sicure, tutti trattati con dignità e rispetto sul lavoro, l’opportunità di avere energia pulita, riducendo definitivamente il costo delle vostre bollette energetiche.
E mattone su mattone, ricostruiremo l’infrastruttura delle opportunità, le scuole e i college di livello mondiale, le case accessibili, che so essere gli ingredienti della speranza per le persone che lavorano, la sicurezza attorno a cui le famiglie della classe lavoratrice come la mia possono costruire le loro vite. Perché se ora vi chiedessi se credete che la Gran Bretagna sarà migliore per i vostri figli, so che troppi di voi direbbero di no, e quindi il mio governo combatterà ogni giorno finché non crederete di nuovo.
Da ora in poi, avrete un governo non appesantito da dottrine, guidato solo dalla determinazione di servire il vostro interesse, di sfidare, silenziosamente, coloro che hanno dato per spacciato il nostro paese. Ci avete dato un mandato chiaro, e lo useremo per portare il cambiamento. Per ripristinare il servizio e il rispetto alla politica, porre fine all’era delle performance rumorose, incidere meno sulle vostre vite e unire il nostro Paese.
Quattro nazioni di nuovo insieme, affrontando come abbiamo fatto tante volte in passato, le sfide di un mondo insicuro, impegnate in una ricostruzione calma e paziente. Quindi, con rispetto e umiltà, vi invito tutti a unirvi a questo governo di servizio nella missione di rinnovamento nazionale. Il nostro lavoro è urgente, e lo iniziamo oggi. Grazie mille”.
Starmer ha riconosciuto che la sua vittoria non è stata il risultato di un’ondata di entusiasmo, ma piuttosto di un rifiuto degli elettori del governo conservatore. Ha promesso stabilità e moderazione, rispecchiando emotivamente la stanchezza e il cinismo degli elettori. Le sfide politiche che attendono Starmer sono significative. Dovrà navigare tra esigenze contrastanti all’interno della sua coalizione eterogenea, affrontando temi come la migrazione e le relazioni con l’Europa. Nonostante le difficoltà, c’è un senso di possibilità e speranza. La determinazione di Starmer a governare con competenza e decenza potrebbe guadagnargli la fiducia del pubblico nel tempo. Come ha sottolineato nel suo discorso, la Gran Bretagna ha bisogno di una riscoperta di se stessa e di una nuova direzione.
Il contesto della transizione di potere nel Regno Unito dovrebbe brillare come una stella cometa rispetto ad altri scenari politici. In particolare, emerge il contrasto con gli Stati Uniti, dove i cittadini si preparano a scegliere tra due candidati, entrambi discutibili, senza via d’uscita tra incudine (cerebrale) e (testa di) martello.
“I governi devono essere conformi alla natura degli uomini governati”, Giambattista Vico.
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