Quantcast

Accordo sui frontalieri e assegno unico, le partite “di confine” ancora aperte

Le elezioni rischiano di far slittare nuovamente l'entrata in vigore dell'accordo sulla tassazione. Sulla partita degli assegni bloccati qualcosa si muove ma dall'Inps nessuna risposta

Frontalieri

Da un lato l’accordo fiscale sulla tassazione, che con la caduta del governo sembra essere destinato a slittare nuovamente, dall’altro l’assegno unico universale che per molti lavoratori italiani pendolari in Svizzera tarda ancora a partire: non sono di poco conto le questioni “di confine” che restano ancora aperte alla fine dell’estate. Questioni che nei giorni scorsi sono state anche al centro della campagna elettorale sul territorio con un botta e risposta tra la ministra Elena Bonetti e il senatore del Pd, Alessandro Alfieri.

Come Alfieri, attivo da tempo sulla partita dei frontalieri, anche i sindacati sono intervenuti più volte per chiedere all’INPS un intervento per regolarizzare quantomeno la partita degli assegni famigliari. Una situazione denunciata anche dai responsabili del sindacato svizzero Ocst: «Da quando in Italia è entrato in vigore il nuovo assegno unico e universale, molti frontalieri hanno subito un gravoso blocco degli assegni familiari svizzeri. Il problema, come noto, è dovuto al fatto che l’INPS non trasmette alle Casse di compensazione svizzere i dati degli importi dell’assegno unico già pagato in Italia all’altro genitore (la Svizzera infatti ha la facoltà di scalare questi importi dagli assegni familiari dei frontalieri, pagando di fatto una quota integrativa)».

Una soluzione alternativa

Qualcosa nel frattempo si è mosso: il sindacato OCST aveva proposto alle Casse di compensazione di adottare sistemi alternativi per certificare questi importi, ad esempio richiedendo prova dei pagamenti ricevuti dall’INPS in Italia. Alcune Casse hanno infatti già sbloccato da tempo la situazione. «La buona notizia – annuncia il sindacato – è che ora anche lo IAS (la principale Cassa di compensazione del Canton Ticino) ha deciso di procedere in questa direzione. In particolare sono già partite delle lettere destinate ai lavoratori dove si richiede l’invio di un giustificativo di pagamento rilasciato dall’INPS che contenga l’ammontare dell’assegno unico ricevuto in Italia. Tramite lo SPID è ad esempio possibile accedere alla pagina personale dell’INPS di colui che ha richiesto l’assegno unico (normalmente l’altro genitore); una volta entrati nella pagina, basterà riaprire la pratica di assegno unico e andare nella sezione «pagamenti». Saranno così visualizzabili e scaricabili tutti gli importi ricevuti mese per mese. Prima di procedere sarà comunque necessario attendere di ricevere personalmente la comunicazione da parte dello IAS. Questa prassi permetterà come detto di sbloccare migliaia di pratiche».

Il sindacato sta al contempo continuando i dialoghi con l’INPS affinché si attivi al più presto lo scambio automatico di dati con la Svizzera (il quale risulta bloccato per via di una differente interpretazione della norma da parte delle Autorità italiane competenti).

Verso il rinvio dell’accordo sulla tassazione dei frontalieri

Sul piano della tassazione, scrivono i sindacalisti svizzeri «la caduta del Governo mette anche in discussione l’entrata in vigore nel prossimo anno del nuovo Accordo sulla tassazione dei frontalieri. Lo Stato italiano si era infatti dato l’obiettivo dichiarato di terminare i lavori di ratifica parlamentare entro dicembre, così da permettere al nuovo Accordo di entrare in vigore con il 1° gennaio 2023. Pur rimanendo ancora questa una data probabile, le nuove elezioni previste per settembre rischiano di far slittare il tutto all’anno successivo (in tal caso l’Accordo diverrebbe attivo solo dal 1° gennaio 2024). I contenuti pattuiti nell’Accordo, compresa la clausola di salvaguardia per i “vecchi frontalieri”, non sono tuttavia in discussione, in quanto già “blindati” dall’intesa firmata con la Svizzera il 20 dicembre 2020».

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it
Mi piace andare alla ricerca di piccole storie, cercare la bellezza dietro casa, scoprire idee slow in un mondo fast. E naturalmente condividerlo. Se credi che sia un valore, sostienici.
Pubblicato il 06 Settembre 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore