Quantcast

Al via il primo congresso provinciale di Varese in Azione

Un momento di riunione e dibattito per tutti gli iscritti al Partito fondato da Carlo Calenda nel territorio provinciale

Inaugurazione della sede di Azione a Varese

È andato in scena nella mattinata di sabato 15 gennaio sulla pagina Facebook del partito il primo Congresso Provinciale di Azione.

Oltre ai principali esponenti del movimento politico fondato dal leader Carlo Calenda, sono intervenuti anche alcuni responsabili di varie forze politiche.

«Azione è un partito che sta lavorando e che crede fortemente nel percorso iniziato due anni fa  –  ha esordito Andrea Di Salvo, coordinatore provinciale di “Varese in Azione” che ha partecipato ai lavori insieme a Niccolò Carretta, segretario regionale di Azione e consigliere regione della Lombardia -. Oggi siamo qui per dare vita al primo congresso. Lo scenario politico che abbiamo di fronte è variegato e importante. A volte è uno scenario difficile, come la politica dell’apparire, che è  molto lontana dalle esigenze dei cittadini. La politica si candida per rappresentare i cittadini nelle istituzioni, un partito deve ambire a formare le classi di rappresentanza per i cittadini, a livello comunale si parla di una presenza sempre maggiore nella vita e nel lavoro dei comuni. Bisogna esprimersi sempre di più. Noi non siamo un partito che nasce da professionisti della politica, ma di professionisti della vita quotidiana».

Dopo l’iniziale momento di riflessione tenuto dal coordinatore Di Salvo, hanno preso la parola gli esponenti politici ospiti di questo primo congresso provinciale.

«Sono convinto che questo momento congressuale che per voi rappresenta un momento di cambiamento, sia importante per la politica provinciale – ha affermato Giovanni Corbo, sindaco di Besnate e coordinatore provinciale del Partito Democratico -. Oggi più che mai c’è bisogno di buona politica, strutturata, sia per quanto riguarda il territorio che per i temi. Abbiamo vissuto una fase in cui la politica ha abbandonato la centralità, è ora di rimetterla al centro, farla tornare la stella polare che guida questo paese».

Ha poi proseguito Raffaele Cattaneo, assessore regionale ad Ambiente e Clima e referente di Noi con l’Italia: «Spero che nel nostro territorio si consolidi con il lavoro di Azione. Partecipare al congresso di altri partiti significa riconoscere che siamo diversi, ma non siamo nemici. E questo è un equilibrio portato in politica dalle forze di centro. Il problema è che è avvenuta un’estremizzazione della divisione politica: il rischio che la politica si trasformi sempre di più in una dinamica agonistica per cui l’altro è da sconfiggere, è una dinamica chiara nel nostro Paese, come per le tifoserie. Questa dinamica si è impadronita della dialettica politica, ma non è così dappertutto. Oggi il centro è considerato estremamente marginale, frammentato, ma le ultime amministrative hanno mostrato che qualcosa sta cambiando. Ci sarà una proposta credibile di centro? Io credo di sì. Credo sia il nostro compito. Un compito difficile perché oggi non c’è leadership, perché a molti conviene perseguire la logica del partito maggioritario e forse perché manca coraggio».

«Dinamismo e voglia di essere sempre più al centro – queste le parole usate invece dal sindaco di Varese, Davide Galimberti, rispetto al futuro di Varese in Azione -. È stato interessante dopo le elezioni vedere la voglia delle forze politiche nel cercare una sintesi. Affermata forza e desiderio di essere protagonisti della vita politica cittadina e provinciale. Il dibattito in corso in merito a questo schieramento politico evidenzia quanto sia fondamentale cercare di costruire una serie di alleanze che allontanino le forze populiste. Come l’esperienza del governo Draghi, estremamente positiva e di esempio, poiché è riuscita a tenere le anime più estreme e populiste ai margini».

Tra gli ospiti presenti anche Giuseppe Licata, segretario provinciale di Italia Viva: «Ogni partito è un’occasione di partecipazione e democrazia. I nostri partiti hanno molte cose in comune. Se devo pensare ad un valore che ci unisce è quello del coraggio di sfidare equilibri precostituiti che pensiamo non facciano il bene del Paese. Questo ci fa onore. È finito il tempo del populismo, dell’improvvisazione, dell’incompetenza. È arrivato il tempo della concretezza del pragmatismo e di risultati per le persone. Una strada nuova, per cui ancora non esiste un lessico adeguato per descriverla. Non cediamo al tranello di chi ci vuole gli uni contro gli altri. Competizione, ma non contrasto. C’è tanto da fare ma possiamo farlo insieme mantenendo ognuno le sue peculiarità».

Anche Giuseppe Anselmo, segretario provinciale di Coraggio Italia e Sonia Serati, segretaria regionale di Più Europa, hanno preso parola per esprimere il loro entusiasmo e vicinanza nei confronti del Partito di Carlo Calenda.

«Ho avuto modo nell’ultimo anno di relazionarmi con i vostri esponenti su Saronno, Busto Arsizio e Tradate e ho visto coerenza competenza e disinteresse verso secondi fini – ha affermato Anselmo -. La politica è servire al di sopra di ogni interesse».

«Un congresso è un momento di vera politica, scambio e confronto – ha poi concluso Sonia Serati, l’ultima degli ospiti a prendere la parola -. Le ultime amministrative hanno dato uno schiaffo in faccia a tutti noi, i cittadini non credono più in chi fa politica e Azione dimostra che le cose stanno cambiando. Fare politica è unire, condividere e lottare per il progresso».

Nella parte conclusiva dell’apertura del congresso ha preso parola Maurizio Marin, successore di Di Salvo al coordinamento del partito: «Con il nostro congresso diventiamo partito a tutti gli effetti. Siamo per la maggior parte persone nuove alla politica e dobbiamo essere un punto di riferimento aperto ad altri partiti e altri movimenti della provincia. Il nostro importante compito è crescere. Possiamo farlo se i componenti del partito saranno capaci di occuparsi al meglio del territorio, sviluppando i punti fondamentali per la politica di Azione che ruotano attorno ad esso: lavoro, economia, sviluppo, infrastrutture, ma anche formazione, istruzione, e soprattutto i giovani, arrivando a creare per loro delle esperienze in attività formative aggiuntive rispetto all’ordinaria istruzione».

Consiglio Direttivo Provinciale di Azione

1. Angelo Senaldi
2. Anna Agosti
3. Davide Bevilacqua
4. Emilio Buonanno
5. Alessia Carabelli
6. Samuele Celona
7. Carlo Alberto Coletto
8. Monica Colombo
9. Mario Colombo
10. Daniele Concetto Galati
11. Carmen Malagrinò
12. Cesare Losavio
13. Carlo Augusto Marazzini
14. Valentina Sala
15. Francesco Ricca
16. Mara Tamantini
17. Andrea Zanotti
18. Lucia Iatesta
19. Mattia Brazzorotto
20. Alberto Uboldi
21. Giuliana Zegna
22. Remo Carabelli
23. Luigi Fichera
24. Silvio Barosso
25. Andrea Di Salvo
26. Silvano Martelozzo
27. Raffaella Demattè
28. Nicola Belloni
29. Luigi Bassani
30. Alessandra Cespa
31. Davide Olfeni
32. Gianluca Franchi
33. Lucrezia Losavio
34. Selvino Beccari
35. Salvatore Semeraro
36. Stefania Bilotti
37. Massimo Protasoni
38. Luigi Sardella
39. Glenda Fontana
40. Giacomo Baranzini

Pubblicato il 15 Gennaio 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore