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Artoni: “Siamo inattaccabili, con noi a Luino arriverà il cambiamento“

Il candidato sindaco della lista Azione civica per Luino e frazioni trae un bilanci positivo della campagna elettorale a pochi giorni dal voto


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«Noi siamo inattaccabili, altri sono indifendibili». È una frase che scandisce senza tono particolarmente enfatico, di quelle che si pronunciano quasi sovra pensiero, certi che non servano particolari conferme o spiegazioni a sostegno. Lui è Fulvio Artoni, avvocato varesino con studio in centro a un passo dal tribunale ma anche a Luino e che si candida a sindaco nella città dell’alto lago con la lista “Azione civica per Luino e frazioni“.

Gli “altri“ a cui Artoni si riferisce sono i partiti tradizionali, che sostengono gli uni il candidato Casali, gli altri Compagnoni. «Noi siamo partiti come un carro armato e andiamo dritti verso la nostra strada, dritti verso l’obiettivo: in questo breve ma intenso percorso che ci ha potati dalla candidatura al voto non ho ceduto a lusinghe, di nessun genere: mi sono messo in gioco perché posso, e potrò fare affidamento su persone di enorme competenza e conoscenza del territorio e soprattutto delle soluzioni da trovare per far funzionare le cose». Parole che arrivano, appunto, dopo tanti gazebo, poche mani strette per via del covid ma tante persone che si sono avvicinate, a detta del candidato, a questo movimento.

Cosa vi chiedono? «I cittadini vogliono più cura nelle loro frazioni, nelle strade, nei servizi. Le associazioni esigono maggior considerazione da parte del Comune, dicono di non avere referenti a palazzo, che in questi anni è mancato proprio questo, un collegamento fra la strada e le decisioni».

E come sta andando la campagna elettorale, che impressioni ha finora? «Sta andando bene, ho un buon percepito, del resto noi siamo la vera novità per Luino perché siamo stati gli unici ad aver dato contenuti e programmi con idee realizzabili a breve e senza costi eccessivi per l’amministrazione».

Qualche esempio? «La nostra non è una lista di partito, ma è fortemente politica, cioè legata alle scelte chiare ed efficaci per il futuro della città. Mi viene dunque da pensare al progetto per rifare il porto nuovo, rimasto di fatto incompiuto. Al recupero del parco Margorabbia con la possibilità di creare proprio qui un polo sportivo per diverse discipline, un anello di sci di fondo e un percorso vita ad esempio. Poi recuperare le frazioni che abbiamo messo anche nel logo. Ma per farlo non bastano promesse: gli elettori guardano i programmi ma anche le persone per attuarli. E noi le abbiamo».

Teme l’astensione? O i suoi rivali? «Alle ultime elezioni si è votato poco, ma non è detto che questa tendenza si ripeta. Le persone hanno capito chi davvero rappresenta la novità per Luino. Sul fronte degli avversari, in molti mi danno in testa perché non ho avuto litigi. C’è chi punta sul simbolo di partito, perché non può dire altro, e c’è chi ha una squadra debole, senza esperienza. In mezzo a questi contendenti ci siamo noi, che non abbiamo partiti a cui fare riferimento. Questa sembra una frase ad effetto ma nella realtà si traduce in qualcosa di molto concreto. Per fare un esempio: com’è possibile battere i pugni sul tavolo su un tema di importanza vitale per la città, cioè l’ospedale, se poi si deve rendere conto in un mondo o nell’altro a un livello partitico superiore, lontano da Luino, dai suoi problemi e dalle richieste del territorio? Quando, oramai molti anni fa, raccolsi migliaia di firme per mantenere la maternità a Luino, venivo deriso. Guardate oggi in che condizioni è il nostro ospedale: chi può lottare in maniera forte e decisa per proteggerlo?».

ELEZIONI A LUINO, LO SPECIALE ELETTORALE DI VARESENEWS

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
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Pubblicato il 09 Settembre 2020
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