Parte con i favori del pronostico Alessandro Monti, assessore ai Lavori pubblici uscente, che raccoglie l’eredità di Maria Rosa Gnocchi alla guida di una lista parzialmente rinnovata. Archiviata “Baveno Partecipa”, l’ex maggioranza ha dato vita a “Baveno in Comune”, lista nella quale sono stati inseriti candidati che, spiega il candidato sindaco, “approdano da esperienze amministrative diverse”. Due nomi su tutti: Massimo Tamburini, eletto nel 2015 in “Obiettivo Comune” con candidato sindaco Marco Marchioni, e Marco Sabatella, in quota all’altra minoranza “Baveno Futura”.

“Le recenti e drammatiche difficoltà che stiamo attraversando – motiva la scelta bipartisan – ci hanno portato a fare una riflessione nella direzione del bene della nostra comunità, al di là delle differenze e degli steccati ideologici”. Steccati, a dire il vero, già superati prima della pandemia, visto che “Baveno in Comune” era già stata concepita prima del virus e il nome di Tamburini era già circolato. Baveno, va detto, ha una tradizione politico amministrativa anomala: Tamburini, per dire, è stato assessore al Turismo nelle due giunte guidate dall’attuale sindaco di Omegna, Paolo
Marchioni, in una lista sostenuta da Lega Nord e Democratici di sinistra.

Cinque i punti cardine del programma: dialogo con i Comuni vicini, Stresa in particolare; nuovo lungolago a Feriolo, manutenzioni mirate su tutto il territorio comunale, sostegno al turismo come l’amministrazione uscente ha già iniziato a fare nella fase post covid, eventi per il tempo libero in ogni frazione e a Baveno capoluogo.

Maria Rosa Gnocchi rimane in squadra come candidata vicesindaco. Completano la lista: Filippo Ferrari, Marco Sabatella, Luca Ruffoni, Emanuele Vitale, Filippo Ferrari, Massimo Tamburini, Manuela Lombardi, William Tamborini, Francesco Frisardi, Daniela Melfi, Thomas Piscia, Federico Zangheri.