“Come noto, sia nell’ambito del Patto per il Lavoro che del Patto per l’Inclusione Sociale, il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei Comuni ed utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni da svolgere presso il Comune di residenza.

Proprio nell’ottica perseguita dalla legge istitutiva del reddito di cittadinanza – ed a prescindere da ogni considerazione di merito sulla stessa – leggiamo che alcune amministrazioni comunali hanno voluto coinvolgere sistematicamente i percettori di reddito di cittadinanza in progetti di cura del territorio e dell’ambiente.

Crediamo che, in un momento difficile come quello attuale, nel quale le risorse finanziarie sono limitate e devono essere orientate al sostegno di famiglie ed attività economiche in difficoltà, chi beneficia del reddito di cittadinanza debba essere coinvolto sistematicamente da parte del Comune in progetti di lavoro per la piccola manutenzione della Città e per la cura del suo patrimonio, secondo modalità da definire ma che appaiono non più rinviabili.

Chi sta ricevendo dalla collettività è giusto che restituisca alla collettività in ore di lavoro su progetti di utilità generale” così il Coordinatore Provinciale e Cittadino FI Massimo Manzini e il Capogruppo Consiliare On. Mirella Cristina .