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Elezioni Verbania, le interviste ai candidati sindaco: Loredana Brizio

Elezioni Verbania, le interviste ai candidati sindaco: Loredana Brizio

Loredana Brizio è stata sindaco di Aurano per dieci anni, sarà sostenuta dalle liste Grande Nord e Verbania Nova.

Come mai ha deciso di candidarsi?

Premetto che da tanti anni svolgo la professione di avvocato, sia civilista che penalista, ho uno Studio in centro a Intra ormai avviato e diversi collaboratori. Questa premessa fa della sottoscritta una candidata che non ha bisogno della politica per vivere anzi ho bisogno della politica per far vivere meglio, oltre che personalmente anche molti cittadini che negli ultimi anni si sono sentiti defraudati della loro dignità. Gente comune, esercenti, imprenditori e anche tra gli stessi dirigenti che lavorano direttamente in Comune. Defraudati da che cosa si domanderà, ebbene, sì dal loro sentirsi inutili e ignorati, di non contare nulla per gli inciuci che maturano all’ombra della politica, perché la politica e molti politicanti perpetrano quotidianamente piccole ingiustizie, favori all’amico dell’amico e così via.

Tutto questo impoverisce il senso delle cose, allontana i cittadini da un comune senso civico, dalla voglia di proporre per migliorare. Ma non solo questo, io sono di origine contadine dove, come per tutta la mia gente, il lavoro era sacro e i frutti del lavoro, il denaro per esempio, andava – non rincorso a priori – ma quando arrivava come giusto risultato di un impegno era considerato un valore di una certa importanza, come un qualunque mattone della nostra casa.

Ebbene chi fa politica e amministra un bene comune dovrebbe ricordare bene la parabola dei Talenti e ricordare sempre che tra i beni comuni, in una città, non c’è solo il denaro dei contribuenti, ma i giovani, che hanno talenti che spesso non sono in grado di esprimere; gli anziani che hanno un patrimonio di talenti da rendere memoria a chi non l’ha; gli artigiani, i commercianti e gli imprenditori ; la famiglia e ogni persona sono talenti da promuovere.

Per questo mi sono messa in testa di fare politica, per aiutare, stimolare, incentivare con il senso della giustizia, con l’onestà e con il buon senso che ha contraddistinto tutta la mia gioventù e la mia esperienza professionale dalla maturità fino ad ora.

Perché voglio spendere le energie, e i miei talenti, per far rifiorire la città che amo e in cui vivo, per ridare dignità a chi l’ha vista calpestata e per ridarle le sue tradizioni, quindi per darle un cambiamento che porti progresso per tutti.

Cosa ha imparato dalla sua esperienza nelle amministrazioni e nelle associazioni e che porterà a Verbania?

Nella premessa ho già dato delle risposte, dal punto di vista idealistico, posso aggiungere che pur non essendo infallibile ho cercato, nelle mie esperienze come Sindaco di Aurano per dieci anni e nei 15 anni in cui ho svolto la funzione prima di Assessore e quindi come Presidente della Comunità Montana del Verbano, nonché come assessore per 5 anni del Parco Nazionale Valgrande prima del Verbano poi, ho cercato – dicevo – di essere sempre stata leale anche con gli avversari politici, mai considerati nemici.

Ho sempre aiutato i sindaci del comprensorio che amministravo, dando il giusto corrispettivo ai bisogni delle loro popolazioni e facendo il bene di tutti, dal piccolo pastore all’allevatore, rispondendo sempre “presente” quando ero chiamata per dare una mano, ma mai con favori agli amici o ai parenti, ma agendo con equità e la giusta parsimonia.

Delle Associazioni, poi non ne parliamo, sono le persone, i volontari veri, i miei eroi preferiti, perché sono quelli che ci sono sempre in caso di bisogno e che sono il volano per la nostra società che vive momenti non proprio – per usare un eufemismo – “evangelici”, anzi contraddistinti da egoismi personali e ricorse al proprio beneficio anche a scapito del vicino di casa.

Sono ancora Presidente dell’Associazione Amici degli Animali onlus, alla guida di persone di buona volontà, bistrattati dagli avversari “politici” di un tempo, che si sono comportati con me con i miei volontari da “nemici giurati” compiendo vere e proprie “rappresaglie”, in netto contrasto con gli interessi della città, con un grave danno economico per i cittadini.

Quali i punti principali del programma?

Ogni punto del nostro programma è importante per la città di Verbania. Partiamo dal fatto che Verbania, per vocazione e paesaggio è una città turistica e da quando si è persa la gran parte dell’industria, il turismo quindi il commercio e l’artigianato sono la nostra grande risorsa. Risorse che sono da sviluppare, promuovere con molta energia e determinazione.

Come dicevo se vogliamo incrementare il turismo dobbiamo prima di tutto avere una Pro-Loco che sia degna di questo nome e diventi per il Comune un partner affidabile. Perciò ripristinare le nostre tradizioni storiche è fondamentale e penso al Corso fiorito e al Palio remiero. Tuttavia il turismo ha bisogno di accoglienza quindi nuovi uffici in vista per i turisti, ogni anno Verbania vede il passaggio di oltre un milione di turisti noi vogliamo che questo passaggio sia contraddistinto da un‘accoglienza super che preveda professionalità, cortesia e gentilezza da parte degli operatori turistici e anche questi devono diventare i migliori alleati del Comune.

Noi ce la metteremo tutta per esserlo nei loro confronti e li agevoleremo dovunque sia possibile oltre che di competenza.

Abbiamo molte idee “sotto il cappello” da realizzare con la buona volontà di nuovi e vecchi operatori turistici e cito la creazione di un Festival musicale estivo, che dia vita alle piazze dei centri storici e che vogliamo vedere la voglia soprattutto dei giovani di mettersi in mostra; abbellimento e ampliamento dei centri storici con nuova pavimentazione, via cioè l’asfalto, e qui la collaborazione dei proprietari, insieme a noi, per abbellire e fiorire le case e ogni balcone che sia fiorito; via alle nuove botteghe, basta negozi chiusi, quindi artigiani, vecchi e nuovi mestieri per chi ha idee, anche qui con il nostro aiuto ma non teorico, pratico per chi comincia un’attività.

Infine valorizzazione delle periferie, Verbania deve essere bella “dentro e fuori dal centro”. Se arrivano così tanti turisti cercheremo con la Navigazione di incrementare corse e aggiungerne per le Isole e le altre città del lago eppoi i parcheggi, ci piace l’idea di realizzare due grandi parcheggi alle estremità della città per i turisti che possano lasciare l’auto e usufruire di una navetta elettrica che faccia la spola tra questi parcheggi e i centri, da qui, le biciclette da incrementare e studiare il noleggio di piccole auto elettriche da noleggiare; bonificare e ampliare le aree parcheggio interne; l’ora o il tempo per lo shopping in centro, con via i parchimetri nelle ore di punta, i centri devono essere i veri centri commerciali oltre che artigianali.

Per i giovani: basta lasciare la città per andare a ballare, Bisogna aprire per loro discoteche o luoghi di aggregazione o quant’altro serva per farli restare a Verbania anzi per farne venire da fuori.

Le serate a Verbania devono essere vive non morte come ora, a cominciare dall’illuminazione, tutta da rifare come si deve per una città turistica. Non c’è solo turismo ma anche un’attenzione particolare alle famiglie, ai bimbi, ai ragazzi, alle persone meno fortunate e agli anziani.

Per i bimbi il bonus bebè, asili nido non sono sufficienti, i ragazzi tra i 6 e 16 anni devono poter esprimere i loro talenti che siano artistici, culturali, sportivi, quindi via dalle strade e aiuto per chi vuole partecipare con sussidi comunali se la famiglia non ce la può fare da sola.

Per i meno fortunati, per chi è solo e ha bisogno di cure, il Comune dovrà contare sulle Associazioni, sostenendole per poter aiutare chi ha bisogno, non per aiuti a pioggia, ma dove e quando servono.

Ogni periferia deve avere il suo centro anziani, dove le persone possono passare i loro pomeriggi a giocare, ballare e stare insieme. Il Comune intende essere presente, come la casa di tutti, per i bisogni personali, dando dignità a dirigenti che si attivino con la loro esperienza ad accogliere e ascoltare il cittadino per poter intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Le case popolari da sistemare quelle malconce, riattivarne di nuove e verificare gli aventi diritto che non siano usurpate da chi non ne ha più, di diritto, come succede ora, recuperare i canoni e amministrate direttamente da operatori locali, niente più ATC di Novara.

Non ultimo, abbiamo due fiumi che sfociano nel nostro lago, bene sull’esempio di Torino anche noi vogliamo i nostri murazzi, cioè una bella e sicura passeggiata lungo questi fiumi sarà una bellissima cosa.

Ho lasciato per ultimo il problema del teatro Maggiore… è la grande spina nel fianco della città. Oltre ai venti milioni di euro spesi per realizzarlo, ai verbanesi vengono richiesti, ogni anno, circa 2000 € al giorno, cioè 700.000 € annui per gestirlo. Quando parlavo di buon senso, ecco un esempio dove non c’è proprio. L’attuale sindaco ha sbagliato tutto  nel voler fare lei l’impresario teatrale affidandone la gestione a persone incompetenti e praticando emorragie di risorse pubbliche senza alcuna vergogna. Vogliamo porre rimedio a questa follia mettendolo a norma, con altri costi, per poterlo dare in appalto attraverso un bando europeo ad imprese competenti che consentano al Comune di recuperare almeno l’affitto annuo, ma almeno senza costi per la comunità.

Perché i verbanesi dovrebbero votare per lei?

Se i verbanesi opteranno per il buon senso anziché per le maratone e gli effetti speciali, voteranno per Loredana Brizio e il Grande Nord. Da parte mia, ci metto la faccia oltre alle mie energie, competenze dimostrate e assoluta onestà e giustizia nell’affidare alle stesse imprese verbanesi il compito di realizzare i nostri programmi, assicurando uno staff a sostegno di tutti di volontari della politica e non di professionisti che pensano solo ai loro interessi personali.

 

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Pubblicato il 24 Maggio 2019
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