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Inizia il semestre romeno: “In Europa ci vuole più coesione”

Il commissario europeo Corina Cretu in visita al Jrc di Ispra. Ricerca e innovazione, digitalizzazione e connettività per incrementare la competitività dell'economia europea

Con le prossime elezioni europee dietro l’angolo e con le politiche di molti stati membri che mettono a dura prova la tenuta dell’Unione Europea, il messaggio che è stato lanciato a tutti i livelli, durante la cerimonia del passaggio di consegne tra Austria e Romania al Jrc di Ispra, non poteva che essere all’insegna di una maggiore coesione dell’Europa. E in questo senso la visita al centro di ricerca deve avere rinfrancato molto il commissario europeo Corina Cretu. I tanti laboratori di eccellenza presenti all’interno del Jrc sono infatti un esempio perfetto di coesione perché vi convergono conoscenze e competenze di ricercatori provenienti da diversi paesi membri.

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Il commissario  romeno Cretu, prima della cerimonia ufficiale, ha incontrato gli studiosi del laboratorio europeo per la gestione delle crisi. Alessandra Zampieri, responsabile dell’unità, Alessandro AnnunziatoMartino Pesaresi hanno descritto i sistemi informatici integrati che vengono sviluppati e provati nel laboratori. Algoritmi, sensoristica avanzata e analisi dei dati che sono in grado di individuare rapidamente situazioni di conflitti o disastri naturali, inviare messaggi di allerta, e quindi migliorare sensibilmente il coordinamento degli interventi.

La cerimonia di inaugurazione del primo semestre romeno di presidenza del consiglio della Ue, oltre che dal tradizionale cambio di bandiera, è stata caratterizzata da diversi interventi. Il motto a cui si ispira la presidenza romena “La coesione, un valore europeo comune” è stato ripreso da tutte le personalità presenti da Vladimir Sucha, direttore generale del Jrc, a Brigitte Landesmann, presidente del comitato organizzativo del semestre austriaco,  da Adrian Georgescu, console generale della Romania a Milano, al commissario europeo Corina Cretu. Quest’ultima ha rimarcato l’importanza di superare le divisioni tra est e ovest e tra nord e sud in tutti i settori, aumentando la connettività e riducendo le differenze tra gli stati membri. La presidenza romena darà priorità alla ricerca e innovazione, alla digitalizzazione e connettività per incrementare la competitività dell’economia e dell’industria europea.

Presenti anche alcuni amministratori locali, tra cui i sindaci di Ispra e Cadrezzate e il vicesindaco di Varese. «Non bisogna cedere alle paure vecchie nuove – ha ammonito Melissa De Santis – il rischio è di l’imbruttimento e l’imbarbarimento che rischiano di farci chiudere in un angolo per non vedere e non decidere». L’antidoto a questo malessere che attraversa l’Europa, secondo Giorgio Zanzi, vicesindaco di Varese sta nella capacità degli stati membri di sviluppare una coesione reale. «In provincia di Varese – ha concluso Zanzi – ci sono molti cittadini romeni che lavorano sodo e bene, così come ci sono istituzioni che lavorano per  la coesione in modo efficace, per esempio la scuola europea che promuove la cultura comunitaria e il Jrc che sviluppa ricerca per gli stati membri».

 

Pubblicato il 24 Gennaio 2019
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