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Per Barbara e Riccardo un matrimonio online in barca sul lago Maggiore

Lo scambio degli anelli davanti all'Isola Bella, con gli sposi in barca e il celebrante, e 60 invitati, sparsi in 47 paesi diversi: così è stato il matrimonio di Barbara Gorlini e Riccardo Renna, lei residente a Sesto Calende e lui negli USA

Matrimonio Barbara Gorlini e Renato Renna

(Le foto sono di Silvia Dengo)
Sono state davvero fuori dal comune, il 29 luglio scorso, le celebrazioni del primo matrimonio in videoconferenza su Zoom del Lago Maggiore.

In barca, circumnavigando le Isole Borromee c’erano gli sposi, Barbara e Riccardo: e a bordo di una tipica imbarcazione “laghée”, la Folgore si è svolta la cerimonia online in collegamento con gli officianti della City Hall della città di Provo nello stato dello Utah, USA e i testimoni, uno in Romagna e l’altra in Croazia.

Un matrimonio reso cosi speciale, va da sè, dalla pandemia:  Barbara Gorlini, di Sesto Calende, titolare dell’agenzia di comunicazione Webcreativi, era infatti partita agli inizi di marzo 2020 dall’Italia per raggiungere negli Stati Uniti il suo compagno, Riccardo Renna, di origini romagnole e residente in USA dove lavora come responsabile di progetti di robotica industriale per un’azienda americana e li, finalmente sposarlo.

Ma a fermarla, pochi giorni dopo, è stata la Pandemia: Barbara è infatti rimasta bloccata, in maniera un po’ surreale, in una tappa intermedia in Spagna e da lì rimpatriata in Italia dalla Farnesina dopo ben quattro mesi, senza ovviamente avere più la possibilità di raggiungere Riccardo.

Il blocco delle frontiere americane, istituito da Trump e  poi confermato da Biden, da 16 mesi non permette l’accesso diretto negli USA a viaggiatori provenienti dell’area Schengen – tra cui, naturalmente, gli italiani – generando la contemporanea sospensione dei visti K1, quelli che permettono il ricongiungimento sul territorio americano di coppie di promessi sposi residenti in continenti differenti, che sono stati ripresi solo di recente con un prolungamento nelle tempistiche di rilascio.

Questa situazione di stallo ha spinto alcuni Stati americani ad attivare la procedura che permette di celebrare le nozze a distanza, prima consentite solo ai militari in missione, senza la presenza fisica degli sposi e dei loro testimoni, che possono trovarsi ciascuno in una parte differente del mondo.

Matrimonio Barbara Gorlini e Renato Renna

E così è stato per Barbara e Riccardo: visto che per Barbara è stato impossibile ottenere il visto per andare negli USA, Riccardo è volato in Italia per il tempo del matrimonio, hanno ottenuto la licenza di matrimonio statunitense on line e il celebrante, Josh Daniels, uno dei fautori dell’innovativa piattaforma per i matrimoni online del Municipio di Provo in Utah, ha salutato su ZOOM gli oltre 60 partecipanti collegati da 47 città differenti. Ha poi, da ufficiale pubblico qual è, identificato prima gli sposi e poi le loro due testimoni, una in Romagna e l’altra in Croazia, e ha ricordatoche la cerimonia si sarebbe svolta naturalmente nel rispetto delle distanze anti-Covid e con una procedura riconosciuta legalmente in tutti gli Stati Uniti.

La coppia ha detto “sì” sulle acque del lago Maggiore, con alle spalle i giardini dell’Isola Bella, dove è avvenuto lo scambio degli anelli e delle promesse matrimoniali, come nelle migliori tradizioni. E non sono mancati anche i “tradizionali” momenti di commozione, congratulazioni e applausi da parte dei famigliari e degli amici che hanno partecipato in diretta dai due continenti.

«Saluto il mio lago e lo ringrazio per averci regalato questo meraviglioso momento, così come tutte le persone che ci sono state vicine virtualmente e i collaboratori della mia azienda che ci hanno supportati durante questa giornata – ha commentato  Barbara – Le nuove tecnologie ci hanno permesso di realizzare il nostro sogno. Pochi giorni dopo aver ottenuto le licenze matrimoniali online abbiamo potuto celebrare il nostro matrimonio e abbiamo voluto farlo in movimento, in maniera simbolica e con un pizzico di scaramanzia, dopo aver dovuto fermare tutti i nostri progetti di vita per quasi un anno e mezzo. Spero con tutto il cuore che le misure anti-Covid cessino di essere un impedimento per chi, come noi, desidera semplicemente stare insieme».

Non sono infatti solo loro in questa situazione: sono migliaia le coppie separate dal Covid in tutto il mondo ed è stato creato un hashtag – #loveisnottourism (“l’amore non è turismo”) – con il quale quotidianamente gli aspiranti sposi bloccati in differenti nazioni si confrontano sui social e avanzano iniziative per sensibilizzare i Governi su questa delicata questione.

«È proprio così, l’Amore non è Turismo – afferma Riccardo – dovrebbe essere sempre garantito il diritto di due persone che si amano di ricongiungersi anche oltreoceano, ovviamente nel rispetto dei protocolli sanitari anti-Covid previsti dagli Stati e dalle compagnie aeree internazionali».

 

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Pubblicato il 03 Agosto 2021
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