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Gea: c’è un’ipotesi di accordo per i lavoratori licenziati

Dodici mesi di cassa integrazione, poi la mobilità . E, come incentivo all'esodo, anche 16 mensilità per lavoratore. Venerdì la discussione in azienda

C’è un accordo per rendere meno amaro il licenziamento dei lavoratori della Gea di Monvalle. E’ stato siglato nella serata di martedì 16 febbraio, presso la sede dell’Unione Industriali di Varese.
L’ipotesi, siglata tra i rappresentanti della multinazionale e i rappresentanti dei lavoratori,  parte dalla presa d’atto che la decisione di chiudere l’attività produttiva in officina a Monvalle è definitiva e per i 13 operai non resta altra uscita che la mobilità, non essendoci negli uffici (che non verranno toccati dalle scelte del gruppo tedesco) possibilità professionali da ricollocare in parte gli stessi. 

Detto ciò, le parti hanno preso in considerazione gli strumenti previsti dalla legge italiana: in particolare si dovrebbe fare ricorso innanzitutto a 12 mesi di cassa integrazione straordinaria  per tutti e 13 gli operai, a partire dal 8 marzo 2010 fino al 7 marzo 2011. A quell’epoca, i dipendenti ancora in forza verranno licenziati e posti in mobilità (da 12 mesi a 36 mesi a secondo l’età anagrafica), mentre quelli che durante la Cigs trovassero lavoro, potranno definire con l’azienda il licenziamento e la collocazione in mobilità prima della scadenza.
L’azienda anticiperà l’importo dovuto dall’Inps e chi ne ha bisogno potrà chiedere un anticipo del Tfr durante il periodo di cigs.

Al termine della cassa integrazione tutti e 13 gli operai (o comunque quelli ancora in forza) verranno licenziati e posti in mobilità. A quella data oltre a quanto maturato negli anni (Tfr, ferie residue, eccetera) e a quanto previsto dalla legge (indennità di preavviso) l’azienda liquiderà in una unica soluzione come incentivo all’esodo e al reddito una indennità economica pari a 16 mensilità globali e nette di retribuzione per ogni singolo lavoratore.

Secondo i lavoratori che hanno condotto la trattativa l’accordo siglato è un positivo compromesso in una situazione difficile, cioè  quella della perdita del posto di lavoro durante una crisi economica pesante. L’età media dei lavoratori che Gea vuole licenziare è infatti di oltre 40 anni: tutti hanno però una discreta professionalità che assieme all’inserimento nelle liste di mobilità potranno permettere di trovare una nuova occupazione. Nel frattempo, oltre agli ammortizzatori sociali, il sostegno al reddito previsto dall’accordo permetterà di affrontare i prossimi mesi in maniera meno preoccupante da parte delle famiglie interessate ai licenziamenti.

L’ipotesi verrà presentata venerdì mattina ai dipendenti Gea interessati dal licenziamento e successivamente firmata definitivamente. Gli stessi dipendenti sono stati informati durante la trattativa e hanno seguito telefonicamente le fasi più impegnative della stessa, fornendo continuamente alla delegazione il loro parere.

Pubblicato il 17 Febbraio 2010
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