«Al turismo del Varesotto servono investitori e un’università specializzata»
Secondo Lara Luz, titolare del relais Villa Porta di Colmegna (Luino), in provincia di Varese servono più strutture ricettive di qualità e personale molto competente. «Dove ci sono posti letto, lavorano tutti»

Investitori per realizzare hotel e ristoranti di qualità e un’università in grado di formare operatori specializzati. Secondo Lara Luz, titolare del relais Villa Porta di Colmegna (Luino), sono questi i due ingredienti principali della ricetta per potenziare il turismo del Varesotto e rendere la provincia più competitiva, soprattutto nei confronti di Como e del Vco.
Se ne è parlato martedì 1 luglio a Varese in occasione del Focus dei Laghi sull’imprenditoria femminile organizzato dal gruppo Terziario Donna di Confcommercio Provincia di Varese.
«Un Paese turistico senza un’università specializzata»
La famiglia Luz ha le sue radici in Germania e opera nel settore dell’hotellerie da generazioni. Una famiglia di respiro europeo, che conosce bene le dinamiche del settore turistico all’estero e anche le contraddizioni del nostro Paese. «L’Italia è un Paese ricchissimo di località turistiche – afferma Lara Luz -, ma ci manca un’università specializzata: un ateneo che formi professionisti in grado di dare una svolta al settore del turismo e dell’hotellerie».
«Turismo e hotellerie – aggiunge Luz – offrono lavori affascinanti, ma che forse la cultura italiana deve capire di più. Serve formare lavoratori specializzati, che possano portare nuove competenze e idee all’interno delle strutture ricettive».
«Dove ci sono i posti letto, lavorano tutti»
Un turismo forte non vuol dire solo più camere d’albergo e tavoli dei ristoranti pieni, ma anche effetti positivi sull’intera economia del territorio. «A Luino ci sono solo tre alberghi – racconta Luz – e a volte dobbiamo rinunciare a eventi più ambiziosi per la mancanza di posti letto. Alla provincia di Varese e al Lago Maggiore servono urgentemente investitori che investano in strutture ricettive di medio e alto livello. Dove ci sono i posti letto, lavorano tutti».
L’alto Verbano, un potenziale turistico ancora da sfruttare
Il territorio del luinese può contare su tanti turisti provenienti da Svizzera e Germania. «Negli ultimi anni – spiega però Luz – abbiamo notato un forte aumento del turismo internazionale, soprattutto da Stati Uniti, Canada e Israele. Villa Porta conta complessivamente 80 collaboratori, senza contare le tante persone coinvolte nell’indotto. Se si riuscisse a sfruttare maggiormente la domanda, ci sarebbe lavoro per molte altre persone».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.