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Da Verbania l’invito a lavorare insieme sulla mobilità transfrontaliera

Giorgio Comoli assessore del Comune di Verbania, ha ricordato le difficoltà dei comuni e chiesto di istituire un fondo specifico per le emergenze legate alla mobilità al confine

Varese - Alle Ville Ponti il convegno sul nuovo accordo fiscale sui frontalieri

Non sono solo le questioni fiscali a interessare i comuni dove risiedono i frontalieri italiani che ogni giorno varcano la frontiera per andare a lavorare in Ticino. Nell’agenda delle amministrazioni, oltre ai temi legati alla tassazione e ai ristorni, ci sono anche una serie di necessità che riguardano i servizi, i trasporti e in più in generale tutte le esigenze legate alla mobilità, compresa la risoluzione di eventi imprevisti. Anche di questo si è discusso nell’ambito del convegno istituzionale che si è tenuto a Varese alle Ville Ponti. Alla vigilia dell’avvio dell’iter legislativo del disegno di legge di ratifica del nuovo accordo sull’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera, è partito un lavoro comune tra le Istituzioni e le parti sociali. Il convegno ha visto presenze istituzionali importanti come, tra gli altri, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Presente tra i relatori anche il Comune di Verbania che, con Giorgio Comoli assessore del Comune di Verbania, ha inevitabilmente affrontato l’altro tema fondamentale, ovvero quello della “mobilità transfrontaliera”.

comolli Verbania

“Abbiamo sottolineato – sottolinea l’assessore Comoli – la fragilità delle nostre due statali nel VCO, la SS34 del lago Maggiore e la SS337 della Val Vigezzo, ricordando i disagi causati da una mobilità non in sicurezza che costringe i frontalieri in alcune situazioni a ore di code colpendo anche la mobilità legata al turismo, fonte essenziale per lo sviluppo economico del nostro territorio”.

“In questo senso ho ricordato che siamo a un punto di svolta, grazie allo sforzo che vede il Comune di Verbania con il sindaco Silvia Marchionini capofila per la messa in sicurezza della SS34 e, grazie al suo apparato tecnico e amministrativo, sta gestendo gli appalti e i lavori (i primi interventi son già partiti) per investire i 25 milioni di euro dei fondi a disposizione per la messa in sicurezza. Infine, ricordando lo sforzo organizzativo e di risorse del 2014/15 affrontato dall’amministrazione verbanese per trovare un’alternativa per aggirare la grossa frana, con il progetto “Alì sul lago” (ora con il caro carburante sarebbe impensabile un impegno economico solo della nostra amministrazione) abbiamo invitato gli enti a costruire una cabina di regia per attivare un fondo specifico (regionale o statale) al quale poter attingere in futuro in situazioni analoghe”.

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Pubblicato il 28 Marzo 2022
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