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“Premio di promozione”, da Cimberio 42 borse di studio per i figli dei dipendenti

L'iniziativa dell'azienda per consentire alle famiglie di affrontare il percorso formativo dei ragazzi con un atteggiamento più sereno

roberto e renzo cimberio

Un “premio di promozione” e di rendimento scolastico per i figli degli oltre 180 dipendenti di Cimberio S.p.A, fra i leader mondiali nella produzione di valvole e componentistica in ottone.

Da quest’anno, l’azienda di San Maurizio d’Opaglio (NO) ha deciso di riconoscere ai suoi lavoratori a tempo indeterminato, assunti da almeno un anno, un contributo per i risultati che i loro ragazzi conseguono durante gli studi di secondaria superiore e università.

“Ci siamo chiesti come aiutare le famiglie dei nostri lavoratori in un periodo storico così difficile dal punto di vista economico e sociale”, spiega Renzo Cimberio, presidente dell’azienda che ha fortemente voluto l’iniziativa: “La DAD ha costretto tante persone a spese per la scuola ancora più importanti del solito. Così, abbiamo pensato che una borsa di studio come questa consenta alle nostre famiglie di affrontare il percorso formativo dei loro ragazzi con un atteggiamento più sereno, contrastando il fenomeno dell’abbandono scolastico”.

A giugno hanno presentato la domanda i genitori degli studenti delle superiori e in tutto sono state assegnate 28 borse di studio: quattro per la promozione (500€), quindici per la media del 7 (1000€), nove per chi ha chiuso l’anno con una media dall’8 in su (1700€). Con la busta paga di settembre ricevono il riconoscimento 14 dipendenti con figli universitari: cinque di loro portano a casa il premio di 3000€ per la media dal 27 in su con almeno quattro esami sostenuti, altri nove avranno 2000€ per aver raggiunto la media del 24, sempre con almeno quattro esami. Chi non avesse raggiunto il 24 ma avesse comunque superato il numero minimo di prove richieste, avrebbe portato a casa 1000€. “Da quest’anno”, aggiunge con orgoglio Roberto Cimberio, AD dell’azienda di San Maurizio, “gli studenti delle nostre famiglie hanno uno stimolo ulteriore a impegnarsi, perché possono ricevere un premio legato ai loro risultati, e dunque al merito. Ci sembra il modo migliore per offrire una concreta opportunità formativa e sostenere il diritto allo studio”.

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Pubblicato il 07 Ottobre 2021
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