Si litiga meno con l’Agenzia delle entrate. In calo le controversie tributarie (-17%)
Al 30 giugno sono scese sotto quota 300mila. Circa il 27% delle controversie totali sono state discusse con strumenti di videoconferenza
Per la prima volta, alla data del 30 giugno, le controversie tributarie scendono sotto quota 300mila, precisamente si fermano alla soglia di 297458 unità. Una diminuzione risulta pari al 16,62% rispetto allo stesso periodo del 2020 e al 13,95% rispetto al 31 dicembre 2020.
Le nuove controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel secondo trimestre 2021, pari a 37.442, risultano in aumento rispetto all’analogo periodo del 2020 (+6,11%). Le controversie definite, pari a 54.136, registrano un aumento tendenziale del 139,88% ed evidenziano una forte ripresa dell’attività giudicante con valori in linea con quelli del 2019, anno nel quale non era in vigore la normativa emergenziale Covid-19.
I ricorsi presentati presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono stati pari a 25.558, in aumento dello 0,75%; le definizioni, pari a 37.983, hanno registrato un aumento del 146,43%. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 11.884, sono risultati in aumento del 19,82%; le definizioni, pari a 16.153 provvedimenti, sono aumentate del 125,76%. Nelle CTP la quota di giudizi completamente favorevoli all’ente impositore si è attestata al 50%, per un valore complessivo di 1.910,06 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 26%, per un valore di 390,21 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata dell’11%, per un valore complessivo di 1.076,50 milioni di euro. Nelle CTR la quota di giudizi completamente favorevoli all’ente impositore è stata del 48%, per un valore complessivo di 1.100,34 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 29%, per un valore complessivo di 501,03 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l’8%, per un valore complessivo di 256,44 milioni di euro. Circa il 27% delle controversie totali sono state discusse con strumenti di videoconferenza; in particolare, lo svolgimento dell’udienza da remoto in primo grado si attesta al 25% e in secondo grado al 32%.
Nelle commissioni tributarie del Nord-Est la percentuale di svolgimento delle udienze da remoto è superiore al 53%. (Fonte Mef)
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