Il boom di italiani ha salvato dal tracollo il turismo sulle spiagge varesine del lago Maggiore
In agosto gli italiani hanno fatto registrare 18.188 pernottamenti nelle nostre strutture, con una crescita di quasi il 124% rispetto allo stesso periodo del 2019. Molto male, invece, la zona attorno a Malpensa
Il dato più eclatante è il netto aumento delle presenze italiane lungo la sponda varesina del Lago Maggiore sia a luglio, sia ad agosto. In particolare, le cifre relative a quest’ultimo mese, elaborate dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio, ci dicono che gli italiani hanno fatto registrare 18.188 pernottamenti nelle nostre strutture, con una crescita di quasi il 124% rispetto allo stesso periodo del 2019. A luglio, invece, la crescita era stata del 75%.
Pur con tutti i vincoli legati alle difficoltà di trasferimento in epoca Covid-19, soprattutto a livello extra-europeo, la componente straniera ha poi limitato le perdite del mese di agosto al 38%. Il dato complessivo, tenendo conto del peso tradizionalmente più forte della componente estera, evidenzia una diminuzione delle presenze nelle strutture ricettive della sponda varesina del Lago Maggiore pari al 18%, sempre con riferimento ad agosto.
«L’impegno straordinario del nostri operatori ha permesso una tenuta complessiva, almeno per l’area lago. Sapevamo che l’estate 2020 sarebbe stata caratterizzata dalla prevalenza del turismo domestico e, in tal senso, come Camera di Commercio abbiamo messo in moto uno sforzo, come non mai, per dar vita a un’incisiva attività promozionale all’insegna dell’hashtag #Faiunsaltoavarese. Gli spot per la prima volta sulla Rai, la presenza sui tram che viaggiano nel centro di Milano e la campagna social hanno voluto stimolare la domanda, invitando cittadini e consumatori a scegliere Varese con i suoi laghi e le sue attrattività, ambientali e artistiche» sottolinea Fabio Lunghi, presidente di Camera di Commercio, ben consapevole che, invece, una larga fetta del territorio, in particolare quella attorno allo scalo di Malpensa, sta vivendo mesi di profonda sofferenza.
Qui le cifre parlano di un vero e proprio tracollo, legato alla stasi di tutto il traffico aereo: ancora nel mese di luglio si è registra un -72% nei passeggeri e un -55% nei voli, dopo quattro mesi di un’operatività sostanzialmente azzerata. Questo si è riflesso pesantemente sulla ricettività dell’area Malpensa, che ha visto un -71% dei pernottamenti a luglio e un -67% ad agosto, incidendo sul totale provinciale, dove le perdite sono state rispettivamente del 58% e del 46%.
«Ritornando ai laghi – riprende Lunghi –, l’elemento certamente più interessante è stata la riscoperta del “fare vacanza” nei nostri luoghi. Lo conferma anche la crescita della permanenza media, sempre in riferimento al turismo italiano. Ad agosto, dai 2,8 giorni del 2019 si è passati ai 4,5 di quest’anno. Un dato, questo dei pernottamenti medi, che ci apre prospettive interessanti sull’incentivare formule di turismo domestico attrattivo e di qualità. Un “ben stare” che va fatto proprio da tutti, operatori e istituzioni, dando continuità agli sforzi collettivi avviati in questi ultimi mesi sul fronte della valorizzazione territoriale».
Molto interessante l’analisi dei flussi turistici in ingresso sul territorio della provincia di Varese: a sostenere la crescita lacustre del mese d’agosto sono stati proprio i milanesi, con la Lombardia che ha visto un incremento dei pernottamenti di addirittura il 214%, a quota 13.265. Molto bene anche i piemontesi (+67%) e la particolarità dell’Emilia Romagna (+52%). Quanto agli stranieri, il mercato tedesco ha registrato un calo contenuto al 28% mentre è interessante la tenuta delle presenze svizzere (-10%).
Nel frattempo Camera di Commercio dà continuità al suo impegno a favore della promozione territoriale: è di queste ore la pubblicazione dell’esito dell’avviso pubblico per la realizzazione di progetti di natura turistica. L’ente di piazza Monte Grappa ha stanziato 60mila euro, destinati a 15 progettualità legate a quegli eventi di natura turistico-sportiva che tanto interesse hanno registrato negli ultimi anni. Destinatari di questi contributi saranno anche imprese della filiera che hanno proposto programmi volti alla crescita dell’attrattività, alla scoperta di luoghi d’interesse ambientale e culturale nonché al miglioramento dell’accoglienza attraverso servizi innovativi.
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