Per avere zero infortuni in fabbrica nulla va lasciato al caso
Nel bel mezzo della fabbrica microonde di Whirlpool c'è un'area training. Rossi (direttore di stabilimento): «Durante l'emergenza Covid ci ha permesso di formare le persone in totale sicurezza»
All’ingresso di ogni fabbrica Whirlpool c’è una lavagna che Manuel Rossi, direttore dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno, definisce «fondamentale»: è la lavagna della sicurezza. Appena la si guarda non si può fare a meno di notare una grande croce su cui vengono segnati gli infortuni del mese. E il fatto che la croce sia interamente colorata di verde è un segnale positivo in quanto sta ad indicare l’assenza di incidenti in azienda. Nella fabbrica microonde l’ultimo risale all’11 novembre dello scorso anno. Un infortunio lieve con un passaggio in infermeria.
Un elemento importante per prevenire e garantire maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro è la conoscenza dei cosiddetti «quasi infortuni» o «mancati infortuni», cioè quelle situazioni di pericolo che per una qualsiasi ragione, spesso per puro caso, non sfociano in incidenti veri e propri.
Sulla lavagna è stata riprodotta la Piramide di Heinrich, uno strumento interessante per la lettura del fenomeno. Secondo Herbert William Heinrich – è il nome dell’ingegnere americano che lo ha ideato – non solo esiste una relazione tra infortuni seri, infortuni minori e i mancati infortuni, ma sarebbe proprio la riduzione di questi ultimi, che rappresentano la base della piramide, ad abbattere in modo sensibile la probabilità di incidenti fatali, che invece stanno al vertice.
«La segnalazione dei mancati infortuni, delle condizioni e degli atti insicuri – spiega Rossi – sono determinanti per evitare probabili incidenti. È la parte più importante della piramide perché è quella reattiva, dove noi possiamo intervenire e fare prevenzione».
All’interno dello stabilimento ci sono una serie di cartelli illustrati con i quali si invita a riconoscere quelle situazioni di contesto che possono generare un rischio, a evitare azioni insicure e soprattutto a suggerire le contromisure. Alcuni messaggi passano invece da postazioni video: «La vostra idea, la nostra sicurezza» è l’esplicito invito a un’azione di prevenzione diffusa che fa leva sul senso di responsabilità di ogni lavoratore. E in effetti le segnalazioni arrivano da tutti i livelli presenti in fabbrica che vengono coinvolti per trovare le soluzioni più adatte e migliorare la situazione prima che avvenga l’infortunio.
Per imparare bene la lezione però non c’è niente di meglio che replicare i movimenti e le varie fasi di una lavorazione come se si fosse sulla linea di produzione vera e propria. E così Whirlpool, nel bel mezzo della fabbrica microonde, ha piazzato un’area di training.
È la riproposizione statica ma fedele di una postazione, dove i lavoratori vengono formati e informati sul ciclo di lavorazione, sui passaggi critici e sui rischi prevalenti. In una fabbrica che produce elettrodomestici la tipologia di infortuni più diffusa sono i tagli su mani e avambracci, dovuti alla manipolazione di lamiere, e i traumi da schiacciamento. Per esempio, è nell’area training che i lavoratori imparano a riconoscere i dispostivi di protezione giusti, come i guanti antitaglio, e i movimenti corretti da fare durante le fasi di lavorazione.
«In quest’area abbiamo riprodotto le situazioni più critiche in termini di sicurezza – conclude Rossi -. Così riusciamo a minimizzare le ricadute di un avviamento turno, un ingresso di nuove persone o un cambio di mansione. Nell’emergenza Covid ci è servita moltissimo perché ci ha consentito di mantenere il distanziamento e quindi di formare le persone in totale sicurezza. Il nostro obiettivo è avere zero infortuni sul lavoro e per raggiungerlo nulla deve essere lasciato al caso».
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