“Solo il buio”: un giallo al femminile tra Verbania e Parigi. Il nuovo romanzo di Maria Elisa Gualandris
Dal 20 giugno in libreria, il noir psicologico ispirato al caso di Saman Abbas e agli attentati del Bataclan. Un'indagine tra cronaca, memoria e sorellanza

Una ragazza trovata senza vita in un lavatoio a Verbania. Una pm ossessionata dal suo passato. E un’indagine che scava nelle zone più oscure della mente, della società e della memoria. Esce il 20 giugno in libreria Solo il buio di Maria Elisa Gualandris (foto), pubblicato da Morellini Editore nella collana GialloNero (320 pp., 20 euro): un romanzo ispirato a fatti reali ma trasformato in una storia potente e personale.
Il caso al centro del libro – il femminicidio della diciassettenne Jasmine Faizal – porta la protagonista, la magistrata Rosa Spini, a fare i conti con i suoi demoni interiori: tra flashback improvvisi e un trauma mai elaborato, riemerge il ricordo della sera in cui, nel 2015, perse l’amica Chiara nell’attacco al Bataclan di Parigi. Rosa combatte su due fronti: contro la reticenza di una comunità chiusa e contro il buio che le offusca la mente.
Il romanzo alterna inchiesta e introspezione, cronaca e psicologia. Accanto a Rosa si muovono personaggi femminili forti e fragili allo stesso tempo: la medico legale Barbara, la penalista Lorella, ognuna portatrice di una propria verità, ognuna in cerca di una libertà negata o sofferta. La scrittura è asciutta ma emotivamente coinvolgente, capace di restituire tanto il peso della realtà quanto il valore della resilienza.
Gualandris, giornalista esperta di cronaca nera e giudiziaria, firma qui il suo esordio nella narrativa noir pura, dopo la serie dell’“Apprendista Reporter”. Solo il buio è una riflessione sulla libertà delle donne, la sorellanza e la violenza invisibile che si annida nelle pieghe della società.
Presentazioni in programma:
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12 giugno, ore 18 – Sesto in Bionda, Sesto Calende (Va), piazza De Cristoforis
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22 giugno, ore 15 – Inchiostro Festival, Crema (Cr), Cortile del Pozzo
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