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All’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno la mostra di Albino Reggiori

La mostra è a cura della figlia del noto artista e ceramista lavenese, Angela Reggiori. L'inaugurazione per sabato 15 aprile

Generico 10 Apr 2023

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno si prepara ad ospitare una nuova preziosa mostra che inaugura sabato 15 aprile alle ore 16.30, con la presentazione dell’opera e della figura dell’artista a cura del Prof. Silvano Colombo, storico e critico d’arte e già direttore dei Musei Civici di Varese. La mostra “Albino Reggiori. Rosoni di luce” è a cura della figlia del noto artista e ceramista lavenese, Angela Reggiori.

A distanza di 33 anni torna un’esposizione di opere del noto ceramista a Santa Caterina del Sasso. Era l’aprile del 1990 quando Albino Reggiori apriva, in una Sala del Capitolo irriconoscibile rispetto ad ora, la sua personale dal titolo “Varianti sul tema sacro”. Allora, quasi in un affollamento di opere, Padre Caccin raccontava la sua personale interpretazione partendo dalla citazione biblica “Il Signore Dio plasmò l’uomo con la polvere del suolo…” (Gen. II° 6). Oggi, grazie all’interesse e al lavoro della figlia, la selezione di opere che viene esposta nel Convento Meridionale dell’Eremo, guarda al cielo, alla naturale aspirazione dell’anima umana all’Altissimo.

“[…] Si tratta di una memoria gotica, la cattedrale con le sue guglie e i suoi pinnacoli, i suoi rosoni, il suo slancio, la sua eleganza: riassume in sé tutte le potenzialità̀ della linea, le sviluppa e le compone nei modi più̀ svariati e più̀ significativi. […]”
(L. Cavadini, Albino Reggiori: tra terra e fuoco, presentazione della mostra, Villa Erba, Cernobbio, 1988).

Sono dunque le cattedrali le protagoniste delle ceramiche, delle acqueforti, delle tele e dei disegni esposti e Reggiori è il costruttore di cattedrali che, guardando alle sue origini, è capace con il suo segno incisivo e deciso, di indicare la via verso la luce che diventa preghiera e pensiero scritto.

[…] il messaggio che Albino ci manda, a mio modo di sentire, è la condivisione del sacro che si fa umano, familiare, prende l’accento del parlare commosso di tutti noi […]. (Silvano Colombo, Il sacro di Albino Reggiori al Santo Stefano di Laveno Mombello, in AA.VV. Calandari d’ra Famiglia Bosina par ur 2022, Edizione “Famiglia Bosina”, Varese, 2022).

La mostra è realizzata in collaborazione e con il contributo della Società Patrimoniale della Provincia di Varese Srl. È patrocinata dalla Provincia di Varese, dal Comune di Leggiuno, dal Comune di Laveno Mombello, dal MIDeC – Museo Internazionale Design Ceramico di Cerro di Laveno e dalla Delegazione FAI di Varese.

Sarà visitabile dal 15 aprile fino a domenica 4 giugno 2023 durante i consueti orari di apertura al pubblico: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18.45). Ricordiamo che la visita è riservata ai possessori del biglietto per l’ingresso all’Eremo di Santa Caterina del Sasso.

Biografia Albino Reggiori

È nato nel 1933 a Laveno Mombello. Giovanissimo è entrato come decoratore ceramista nella fabbrica lavenese Verbano, frequentando contemporaneamente la scuola serale di disegno dell’Istituto Professionale di Stato di Laveno, presso la quale si è diplomato decoratore ceramista, per poi insegnare tecnica ceramica. Nel 1955 ha iniziato ad esporre sue opere a Faenza, Gubbio, Albissola, Castellamonte, Gualdo Tadino ed in altre numerose manifestazioni di rilievo internazionale. Nel corso della sua attività̀ artistica ha tenuto oltre cento mostre personali, sia in Italia sia all’estero; inoltre, dal 1983 al 1995 è stato Direttore della Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica di Cerro, oggi MIDeC.

Numerosi sono i premi ed i riconoscimenti che gli sono stati assegnati e le mostre collettive alle quali è stato invitato a partecipare. All’estero ha esposto a Varsavia (Polonia), Wellington, Hamilton e Dunedin (Nuova Zelanda), Melbourne (Australia), Nagoya (Giappone), Boston e Cleveland (USA), Mosca, Kief e Leningrado (Russia) e Budapest (Ungheria). Nel corso della sua attività ha realizzato affreschi, murales e pannelli in ceramica. Pittore, incisore e ceramista, ha sviluppato la sua attività̀ artistica in campo assai vasto.

Reggiori è stato docente di scultura ceramica presso l’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como ed ha tenuto corsi di ceramica in varie località̀ d’Italia. Sue opere sono state donate, da importanti Enti, a personaggi pubblici di rilievo, tra i quali il Principi reali d’Inghilterra Carlo e Diana ed il Cardinale Martini. Reggiori è morto a Mombello nel 2006.

A seguito della sua scomparsa gli sono state dedicate alcune mostre, tra queste al MIDeC di Cerro dal titolo: “Omaggio ad Albino Reggiori”, presentata da Gian Carlo Bojani. Nel 2016, in occasione del decennale della sua scomparsa, si è tenuta la mostra “Albino Reggiori. Le guglie dello spirito”, presentata da Chiara Gatti, con la curatela della figlia Angela, una retrospettiva di pittura, ceramica e grafica, allestita in sei sedi site nella provincia di Varese, tra le quali il Museo Civico Floriano Bodini, il MIDeC e il Museo Innocente Salvini. Nel 2018 è stato tra gli artisti invitati alla mostra “Il palpito del colore. Un secolo di pittura a Varese” a cura di Chiara Gatti dove tre suoi dipinti sono stati esposti al Museo Bodini nella sezione “I maestri del secondo dopoguerra”. Altre opere di Reggiori si trovano al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, alla Villa Reale di Monza, all’Hämeenlinnan Taidemuseo di Hämeenlinna (Finlandia), al Museo della Ceramica Palazzo dei Conti Botton di Castellmonte, alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (MAGA), al Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago di Varese, al MIDeC Museo Internazionale Design Ceramico di Cerro di Laveno Mombello e al MAM di Gazoldo degli Ippoliti, a Palazzo Brunori nella “Raccolta Bojani Corinaldo” e presso numerose collezioni pubbliche o private.

Pubblicato il 14 Aprile 2023
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