“Gli uccelli migratori ci raccontano come cambia il clima”
Il racconto degli uccelli come specchio degli ecosistemi: "“Vorrei che fra dieci anni gli uccelli ci raccontassero un mondo senza guerre e un ambiente più sano”

Gli uccelli migratori sono messaggeri del cielo, capaci di raccontarci come il clima e gli ecosistemi si stanno trasformando. È stato questo il di oggi – venerdì 26 settembre – a La Materia del Giorno, la rubrica della Web Tv di Varese che avuto come ospite Milo Manica, vicesindaco e assessore all’ambiente di Angera, nonché presidente del Gruppo Insubrico di Ornitologia (GIO).
Secondo Manica, la migrazione è una “storia antica di adattamento evolutivo”, ma oggi i cambiamenti climatici ne modificano tempi e modalità. «Negli ultimi vent’anni – ha spiegato – molte rondini anticipano l’arrivo in Europa, mentre diverse specie di anatre non scendono più oltre le Alpi per svernare». Un segnale che rende evidente quanto il riscaldamento globale incida sui delicati equilibri della natura.
“Dobbiamo sensibilizzare”
Lo studio delle rotte si avvale oggi di strumenti come il GPS e l’inannellamento scientifico, che permettono di tracciare spostamenti e longevità degli individui. Ma, come ha sottolineato Manica, il compito delle associazioni non si ferma alla ricerca: «Il nostro ruolo è anche sensibilizzare. Con corsi, pubblicazioni e conferenze cerchiamo di avvicinare i cittadini all’ornitologia e all’importanza della biodiversità».
Gli habitat da preservare
Tra gli ambienti prioritari per la provincia di Varese, Manica ha citato le zone umide, hotspot di biodiversità, e le aree agricole, oggi in grande difficoltà. «Negli ultimi decenni il paesaggio rurale è diventato monotono, con campi sempre più grandi e privi di siepi o rogge. Questo impoverimento ha portato al crollo di molte specie tipiche di pianura», ha detto, sottolineando l’urgenza di politiche agricole che restituiscano naturalità ai territori.
Il ruolo di cittadini e amministrazioni
Non solo istituzioni, ma anche cittadini possono fare la differenza. «Un ambiente sano significa persone più sane. Gli uccelli ci offrono servizi ecosistemici fondamentali: basti pensare ai rondoni che in estate eliminano migliaia di insetti al giorno, un vero insetticida biologico».
Uno sguardo al futuro
La chiusura è stata affidata a un auspicio: «Fra dieci anni vorrei che un uccello migratore arrivando da noi potesse raccontare che le guerre sono finite e che nei nostri campi sono tornate specie che oggi non nidificano quasi più. Vorrebbe dire che abbiamo migliorato l’ambiente e gli ecosistemi».
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