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Alla scoperta del Parco della Val Grande nell’ultima puntata di “Linea 7000”

Si concludono nell'area wilderness più grande d'Europa le riprese del viaggio del giornalista Gian Luca Gasca sul Sentiero Italia CAI. Il vicepresidente Montati: "Il turismo del futuro"

Una gita in Val Grande

Al Parco Nazionale della Val Grande, l’area wilderness più grande d’Europa, è dedicata l’ottava e ultima puntata di “Linea 7000”, il progetto del giornalista Gian Luca Gasca, che va alla scoperta del Sentiero Italia CAI con l’intento di dimostrare come «le montagne e i sentieri siano avvicinabili utilizzando i mezzi pubblici».

Dopo l’Etna, il Gran Paradiso e lo Stelvio, nella nuova “video-pillola” il giornalista parte da Milano per raggiungere in treno Malesco, dove passa il Sentiero Italia CAI. Per l’occasione Gasca è stato accompagnato da Antonio Montani, vicepresidente generale del CAI e responsabile del Sentiero Italia CAI; insieme i due hanno attraversato la Val Grande da Malesco a Colloro, passando davanti ad antiche fornaci e toccando il piano di Cortenuovo, l’Alpe Scaredi, l’Alpe Boschelli, il bivacco La Piana, la Colma di Premosello, fino alla discesa in Val d’Ossola.

«Il sentiero Italia CAI ha rappresentato per me l’opportunità per tornare a scoprire l’Italia a passo e ritmo lento dopo le due esperienze attraverso le Alpi e gli Appennini – commenta il giornalista -. Un’Italia lontana dalle rinomate località turistiche, ma che a queste non ha nulla invidiare, anzi. L’idea che esista un bacino di 7000 chilometri attraverso cui scoprire le aree interne del nostro Paese è estremamente affascinante e dovrebbe appassionare ogni persona. Grazie a questa esperienza ho potuto scoprire luoghi che altrimenti avrei difficilmente visitato, conoscere persone ed entrare in contatto con una parte della nostra storia. Di sicuro continuerò ad aprire la carta del Sentiero per cogliere qualche nuovo spunto».

«A meno di due ore da Milano esiste l’area selvaggia più grande d’Europa, la Val Grande: un posto in cui non prendono i telefoni e in cui ci si può immergere in un ambiente che ci riporta indietro di secoli – aggiunge Montani -. Anche il buio in Val grande è davvero buio e sapere che la civiltà dista otto ore di cammino è una sensazione che difficilmente si può provare nel vecchio continente. Nel bene e nel male. ‘Linea 7000’ ci insegna che si può vivere un’avventura uscendo di casa con lo zaino in spalla e muovendosi con i mezzi pubblici, senza bisogno di prendere aerei o cercare paesi esotici. Questo è il turismo del futuro e può dare emozioni forti quanto i lunghi viaggi».

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Pubblicato il 03 Novembre 2021
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